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Demand Response: come trasformare l’energia in opportunità

Demand response, quali i vantaggi economici?

(Rinnovabili.it) – Il settore elettrico europeo è in piena trasformazione. L’aumento delle rinnovabili non programmabili, la progressiva elettrificazione dei consumi e l’uscita di scena dei vecchi impianti fossili stanno mutando profondamente il sistema. Ma soprattutto stanno sfidando la stabilità e flessibilità di rete. Uno degli strumenti impiegati per contribuire a mantenerne il buon funzionamento è il demand responde. Di cosa si tratta? Della possibilità di adeguare la domanda di energia all’offerta. I programmi di demand reponse offrono ai consumatori l’opportunità di svolgere un ruolo significativo nel funzionamento della rete elettrica. Durante i periodi di punta e in risposta a segnali di mercato, gli utenti possono infatti mettere a disposizione energia autoprodotta o ridurre i propri consumi, in cambio di una remunerazione o altre forme di incentivi finanziari.

Il demand response è stato il tema centrale del nuovo webinar gratuito di Enel X in collaborazione con Rinnovabili.it. Il seminario ha offerto un momento di approfondimento sulle potenzialità a livello nazionale dei servizi di “risposta alla domanda”.

Demand response, MSD e UVAM: il contesto regolatorio italiano

Oggi in Italia i servizi di Demand Response consentono agli utenti commerciali e industriali di dare una mano alle regolazione elettrica partecipando al mercato dei servizi di dispacciamento (MSD). Tre anni fa con la Delibera 300/2017/R/EEL dell’ARERA,Terna ha aperto per la prima volta l’MSD a progetti pilota che includessero nuovi soggetti e nuove risorse. Parliamo di impianti di piccola taglia e con una produzione non programmabile, carichi e sistemi di accumulo. 

Attualmente, le Unità Virtuali Abilitate Miste (UVAM) rappresentano  la forma di aggregazione di riferimento in Italia, qualificate a partire da dicembre 2018 (Delibera 422/2018/R/EEL). Si tratta di aggregati su base geografica di uno o più consumatori e/o piccoli impianti di generazione (accumulo compreso), gestiti da un unico soggetto chiamato BSP, Balance Service Provider. In questo caso gli utenti possono fornire flessibilità attraverso una modulazione dei consumi o della produzione.

In cambio delle risorse offerte al mercato, l’UVAM riceve oltre all’ordinaria remunerazione legata all’energia attivata (€/MWh) e derivata dalla movimentazione sul MSD, anche un premio fisso (espresso in €/MW/anno) direttamente proporzionale alla risorsa (capacità) resa disponibile, e aggiudicato tramite asta.

Nel dettaglio, Terna si approvvigiona a termine delle risorse delle UVAM mediante un’asta al ribasso pay as bid rispetto ad un premio fisso di riserva su base annuale pari a 30.000 €/MW. Il Balance Service Provider selezionato si impegna a presentare, nel periodo di validità, offerte a salire nel mercato di bilanciamento a prezzi non superiori allo Strike Price (400 €/MWh) per almeno quattro ore consecutive tra le ore 14:00 e le ore 20:00 di tutti i giorni dal lunedì al venerdì.

Ovviamente le UVAM devono rispondere a preciso requisiti tecnici, come vantare una potenza massima di controllo pari a 1 MW e aver la capacità di sostenere la modulazione per 2 ore consecutive. E devono poter modulare in riduzione il prelievo (o incremento di immissione) entro 15 minuti dalla ricezione dell’ordine di dispacciamento di Terna.

Enel X, così il demand response fa il giro del mondo

Quando si parla di demand response, Enel X può vantare il titolo di maggiore operatore mondiale. Oggi infatti la società gestisce, in qualità di BSP, 11 programmi di “risposta alla domanda” in altrettante nazioni, con 30 operatori di rete e utility. Parliamo di oltre 6.000 MW di capacità flessibile, proveniente da più di 14.000 siti commerciali e industriali, di cui oltre 500 MW solo in Italia.

I servizi Enel X si avvalgono di software appositamente sviluppati, esperti dedicati e processi ottimizzati. Nel dettaglio, l’azienda utilizza una piattaforma intelligente tecnologicamente avanzata, che sfrutta algoritmi di ottimizzazione tecnica/economica in grado di massimizzare i ricavi per il cliente e la sicurezza per il gestore di rete. Per partecipare al programma l’utente deve inviare periodicamente la previsione di consumo/autoproduzione e la disponibilità alla modulazione per identificare la fascia oraria di prestazione del servizio.

Durante il webinar sono stati presentati 4 business case riguardarti: 

Per ogni caso è stato valutata potenza modulabile, remunerazione prevista e tipo di prestazione. La società sta anche lavorando ad alcuni progetti pilota per utilizzare stazioni di ricarica auto all’interno delle UVAM e, in collaborazione con RSE, sperimentare l’aggregazione di clienti residenziali.

Webinar [podcast] "Il Demand Response: come trasformare l'energia in opportunità".
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