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Addio MidCat, ecco il corridoio verde BarMar per l’idrogeno pulito tra Spagna e Francia

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Il MidCat sarebbe stato pronto in 1 anno, i tempi del corridoio verde BarMar restano un’incognita

(Rinnovabili.it) – Un corridoio per l’idrogeno – battezzato BarMar – al posto del progetto franco-iberico di interconnessione della rete gas MidCat. Correrà da Barcellona a Marsiglia passando sul fondale mediterraneo, all’inizio sarà usato per il trasporto di gas ma sarà H2-ready. L’annuncio del corridoio verde BarMar è arrivato ieri dai leader di Francia, Spagna e Portogallo a margine del Consiglio europeo.

Una decisione che chiude il sipario su mesi di pressione da parte della Germania. Berlino voleva un potenziamento dell’infrastruttura del gas dalla penisola iberica – dove si concentra il 33% della capacità europea di rigassificazione e il 44% dello stoccaggio di Gnl – per portare via terra il gas verso l’Europa centro-orientale, povera di infrastrutture per il gas naturale liquido. In più, il MidCat avrebbe aumentato le rotte disponibili via pipeline per portare in Europa centrale il gas nordafricano. Con il MidCat la capacità di export di gas via terra della Spagna sarebbe raddoppiata, aggiungendo 7,2 miliardi di metri cubi l’anno.

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Il corridoio verde BarMar potrà servire allo scopo dal momento che potrà trasportare anche gas fossile in un primo periodo. Ma l’incognita sono i tempi di realizzazione. Su cui i tre leader non hanno detto parola, così come sui costi dell’opera. Secondo Arturo Gonzalo Aizpiri, ai vertici di Enagas, la società che gestisce la rete gas spagnola, costruire i 300 km mancanti del MidCat attraverso i Pirenei avrebbe richiesto poco meno di un anno (al netto dei tempi per ottenere i permessi). E avrebbe potuto anche trasportare idrogeno in futuro.

In una nota, il premier spagnolo Pedro Sanchez, l’omologo portoghese Antonio Costa e il presidente francese Emmanuel Macron hanno definito il corridoio verde BarMar l’opzione più diretta ed efficiente per collegare la penisola iberica all’Europa centrale” e hanno convenuto che “queste infrastrutture per l’idrogeno devono essere tecnicamente adattate al trasporto di altri gas rinnovabili, nonché di una quota limitata di gas naturale come fonte energetica temporanea e transitoria”. In un prossimo incontro fra i tre leader ad Alicante, in programma l’8 e 9 dicembre, dovrebbero essere definiti i dettagli tecnici dell’opera.

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