Lo scorso mese caldo e maggiore richiesta dal settore dei servizi hanno portato i consumi elettrici italiani a 27,5 TWh, primato per il mese di agosto. Le fer hanno coperto il 40,5% della produzione nazionale, in flessione di 3 punti percentuali
Nei primi 8 mesi del 2024 la capacità rinnovabile è aumentata di 4,825 GW, +34% rispetto al 2023
Insieme al record di temperatura, l’agosto più caldo degli ultimi 200 anni (dopo il 2003) ha fatto registrare anche il primato nei consumi elettrici. Il mese scorso, il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato di 27,5 TWh. Un dato in crescita dell’8,1% rispetto ad agosto 2023 (+7,9% al Nord, +8,6% al Centro e +8,4% al Sud e nelle Isole).
Consumi elettrici Italia, il record di agosto 2024
È il valore più alto di sempre in termini di consumi per il mese di agosto, fa sapere Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale: “le temperature eccezionalmente alte hanno causato un utilizzo sempre più massiccio degli impianti di climatizzazione”, che insieme all’aumento dei consumi del settore dei servizi “ha determinato una crescita sostanziale della domanda elettrica”.
La temperatura media del Belpaese è infatti stata ben 2°C più alta di quella di agosto dell’anno scorso. Mentre i giorni lavorativi sono scesi di una unità (21 contro 22). Il dato finale sui consumi elettrici, corretto degli effetti di temperatura e calendario, registra così una variazione di +4,8% su agosto 2023.
Scendendo nel dettaglio dei consumi elettrici di agosto 2024 per settore:
- le imprese energivore crescono dell’1,9% (+2,5% dopo la correzione per gli effetti di calendario)
- in aumento i consumi elettrici dei comparti della cartaria, siderurgia, alimentare, cemento, calce e gesso e meccanica
- in calo i consumi elettrici delle industrie ceramiche e vetrarie, metalli non ferrosi, mezzi di trasporto e chimica
- crescono anche i consumi di molti comparti nel settore servizi (attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione pubblica e difesa, informazione e comunicazione), mentre calano quelli di trasporto e magazzinaggio, finanza e assicurazione e sanità e assistenza sociale.
Le rinnovabili elettriche in Italia, i dati Terna di agosto 2024
Secondo il rapporto mensile di Terna, ad agosto 2024 la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’86,6% dalla produzione nazionale, pari a 23,9 TWh. La quota restante del 13,4% è rappresentata dal saldo estero, 3,7 TWh, l’11,4% in più rispetto ad agosto 2023.
Dei quasi 24 TWh di produzione elettrica nazionale, le rinnovabili ne hanno coperto il 40,5%. Ad agosto 2023 era il 43,7%. Nel dettaglio, le variazioni di generazione elettrica rispetto allo stesso mese del 2023 per fonte vedono:
- fonte termica +12,8% (aumento dovuto soprattutto al gas)
- carbone -63,7%
- idroelettrico +9,4%
- geotermico -2,3%
- fotovoltaico +15,1%
- eolico -47,7%.
L’incremento del fotovoltaico (+564 GWh) è attribuito da Terna all’aumento di capacità in esercizio (+848 GWh) al netto del minor irraggiamento (-284 GWh), mentre il calo dell’eolico alla scarsità di vento.
“Nei primi otto mesi del 2024 la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 4.825 MW (di cui 4.350 MW di fotovoltaico). Tale valore è superiore di 1.237 MW (+34%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”, specifica Terna, notando che la nuova capacità fotovoltaica “si sta progressivamente spostando verso impianti grid scale”.
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