“L’elettrodotto Redipuglia-Udine Ovest viene dalla Regione considerato indispensabile per poter fornire alle aziende e ai cittadini energia elettrica a prezzo inferiore, tenendo anche conto del fatto che vi sono imprese disposte a investire in Friuli Venezia Giulia in presenza di condizioni più favorevoli delle attuali. Il problema era e rimane quello di rendere tale elettrodotto meno invasivo possibile e compatibile con l’ambiente”.
Lo ha affermato il vicepresidente della Regione e assessore all’Ambiente, Luca Ciriani, che oggi ha riunito nella sede della Regione a Udine i sindaci dei Comuni interessati all’opera (Basiliano, Campoformido, Campolongo Tapogliano, Lestizza, Mortegliano, Palmanova, Pavia di Udine, Pozzuolo del Friuli, San Pier d’Isonzo, San Vito al Torre, Santa Maria La Longa, Trivignano Udinese e Villesse) assieme ai consiglieri regionali della Commissione quarta (con il presidente Alessandro Colautti erano presenti i consiglieri Giorgio Brandolin, Franco Codega, Franco Iacop e Alessandro Tesolat) per una verifica della situazione.
Accogliendo una mozione del Consiglio regionale, infatti, la Giunta regionale ha invitato l’ARPA a individuare un tecnico super partes che potesse fornire indicazioni sul progetto e su possibili alternative. Tramite una convenzione con l’Università La Sapienza di Roma è stato incaricato il prof. emerito Francesco Iliceto.
Iliceto ha fornito ai presenti alcune valutazioni preliminari sia sulla “necessità” dell’elettrodottto, che avrebbe un interesse nazionale e non solo per la regione; sul possibile interramento; su possibili alternative al progetto originale di Terna.
La riunione si è conclusa con l’impegno del prof. Iliceto a fornire ai Comuni interessati una prima relazione tecnica sulla quale i Comuni stessi potranno esprimere un parere, che sarà tenuto in evidenza la momento della redazione della relazione tecnica definitiva.