(Rinnovabili.it) – Il Nord del Cile produce così tanta energia solare da doverla regalare. Letteralmente. Per chi abita in prossimità degli impianti fotovoltaici questa overcapacity rappresenta una manna dal cielo, lo è decisamente molto meno per i proprietari degli impianti, costretti a sbarazzarsene perché l’infrastruttura di distribuzione elettrica del Paese non permette di portare la produzione alle altre regioni. Ad intervenire sulla questione è ora una nuova legge sulla trasmissione dell’energia elettrica, approvata in questi giorni dal Congresso cileno; il provvedimento istituirà un nuovo sistema di interconnessione nazionale collegando le due principali reti di trasmissione elettrica, la SIC (Sistema Interconectado Central) e la SING (Sistema Interconectado del Norte Grande), che permetterebbe di convogliare l’elettricità dalle zone di maggior produzione alle zone con minore disponibilità e maggior richiesta.
Una misura annunciata già nel mese di giugno 2014, quando l’attuale Presidente della Repubblica Michelle Bachelet aveva presentato l’Agenda Energetica. Il boom delle rinnovabili cilene, oramai più convenienti delle fonti fossili ha messo una certa pressione al sistema energetico nazionale, regalando tuttavia al Cile un traguardo unico:essere il primo paese dell’America Latina a superare 1GW di fotovoltaico all’inizio di quest’anno. I progetti solari tendono a concentrarsi al nord, vicino al deserto di Atacama, dove ovviamente i livelli di irraggiamento sono più alti ma la domanda maggiore continua ad essere legata alle regioni del sud e del centro.
Il ministro delle risorse Victor Osorio ha dichiarato che la recente legge sfida la nazione a muoversi verso una matrice energetica più diversificata, competitiva e sostenibile, con una quota sempre crescente di fonti rinnovabili. “L’obiettivo principale del disegno di legge – spiega Osorio – è quello di garantire che la trasmissione favorisca lo sviluppo di un mercato competitivo, facilitando il trasporto di energia da fonti pulite ai centri di consumo, e contribuendo ad abbassare i prezzi dell’energia per le famiglie e le imprese”.