Le rinnovabili tirano il freno nei trend di installazione, mentre il forte calo della produzione eolica fa scendere assieme a quella idroelettrica e geotermica fa scendere la quota verde nel mix produttivo

Il Rapporto mensile sul sistema elettrico italiano – Febbraio 2025
È un anno decisamente meno verde quello inaugurato dal sistema elettrico italiano nel 2025. E non solo per la composizione del mix che vede le fonti fossili prendersi più spazio nella copertura del fabbisogno. Anche i trend di installazione dei nuovi impianti eolici e fotovoltaici hanno tirato il freno. In 2 mesi, infatti, la capacità rinnovabile 2025 è aumentata di solo 820 MW. A titolo di confronto, nello stesso periodo del 2024, le aggiunte FER (Fonti di Energia Rinnovabile) avevano superato 1,3 GW.
Si tratta di un calo del 38% (bimestre su bimestre) che però non deve sorprendere. Lato grandi impianti, gli sviluppatori stanno aspettando le nuove aste del FER X transitorio e del FER 2, determinando inevitabilmente una contrazione nelle installazioni utility scale.
Il mix elettrico di febbraio 2025
A mostrare i dati di settore è ancora Terna nel suo rapporto mensile sul sistema elettrico nazionale. Il documento aggiorna i numeri a fine febbraio 2025. Mese caratterizzato da una domanda elettrica 24,9 miliardi di kWh, soddisfatta per l’83,7% dalla produzione nazionale la produzione nazionale (21 miliardi di kWh).
In questo contesto le fonti rinnovabili hanno generato 15,8 TWh, ossia il 34,5% della produzione totale netta nazionale, coprendo il 29,1% dei consumi. Con il maggior contributo al fabbisogno fornito dalla produzione idroelettrica rinnovabile (34,5%) e dalla produzione fotovoltaica (28,4%). Se si sposta il periodo di analisi ai primi due mesi del 2025, la quota FER su consumi nazionali sale al 30,6%.
Gli Indici di Terna
Il rapporto di Terna mostra altri due dati interessanti: l’indice IMCEI (Indice Mensile Consumi Elettrici Industriali) aggiornato a febbraio 2025; l’indice ISMER (Indice Mensile Consumi del Settore dei Servizi) aggiornato a dicembre 2024.
Il primo mostra una flessione dell’8,4% nei consumi industriali delle imprese energivore (rispetto a febbraio 2024), che ha toccato tutti comparti. Il secondo, elaborato dall’operatore della rete di trasmissione sui dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, UNARETI, A-Reti, Edyna e Deval) mostra per dicembre 2024 una variazione positiva del 4,6% rispetto a dicembre 2023.
La nuova capacità rinnovabile 2025
Come anticipato all’inizio la nuova capacità rinnovabile messa in campo nel 2025 ha subito una contrazione. Nel complesso però il fotovoltaico rimane la prima scelta. Gli 820 MW di nuova capacità appartengono quasi completamente alle installazioni solari. Nei primi due mesi dell’anno il fotovoltaico italiano ha installato 811 MW di nuovi impianti. Nello stesso periodo del 2024 l’incremento era stato di 1.220 MW, registrando pertanto una riduzione pari a 409 MW (-34%). A livello cumulato la potenza fotovoltaica totale in esercizio in Italia è oggi a 37,88 GW.
La regione con l’incremento maggiore in questo 2025 rimane il Lazio con più 174 MW. A seguire Lombardia (+79 MW) e Veneto (+58 MW).
Drastico invece il tracollo dell’eolico. La nuova capacità eolica installata nel 2025 è di appena 4 MW, pari ad un calo del 97% rispetto a gennaio e febbraio 2024. In questo caso la crescita si focalizza su pochi territori. La regione con l’incremento maggiore è la Puglia con +2 MW, seguita da Calabria e Lazio (+1 MW). A livello cumulato la potenza eolica totale in esercizio in Italia è oggi a 13,02 GW.
Sommando tutte le FER insieme, oggi la capacità rinnovabile italiana è a quota 77,41 GW (dato totale cumulato aggiornato al 28 febbraio 2025).
Scarica QUI il report di Terna
Leggi anche Autoproduzione da minieolico e fv nelle PMI, domande incentivi dal 4 aprile