“Wired the EU for Climate Neutrality”
Raggiungere la neutralità climatica all’interno dell’Unione europea non è solo possibile ma è anche l’unica strada compatibile con l’Accordo di Parigi sul Clima. Secondo lo scenario PAC, lo scenario energetico elaborato dalle organizzazioni della società civile, tale target si tradurrebbe in un impegno attivo a raggiungere un sistema 100% rinnovabili entro il 2040. Ma cosa significa questo nella pratica a livello di infrastrutture energetiche? Per rispondere nel dettaglio arriva il rapporto rapporto “Wired the EU for Climate Neutrality – a Paris Agreement Compatible (PAC) roadmap for power grids”, redatto da Climate Action Network (CAN) Europa e dall’Ufficio europeo dell’ambiente (EEB).
Il documento identifica il tipo di infrastrutture e la capacità di rete necessarie per un sistema di energia rinnovabile al 100% al 2040. Ossia in linea con lo scenario PAC sopracitato. Per soddisfare tali premesse, gli autori stimano che per quella stessa data dovranno essere aggiunti 1.746 GW di impianti eolici e fotovoltaici. Riducendo significativamente la domanda elettrica, nel contempo: oltre il -50% di riduzione nel periodo 2020-2040.
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La capacitò di rete verso un sistema 100% rinnovabili
Tuttavia, fanno notare gli autori, le condizioni della rete nell’UE a 27 rappresentano una sfida per gli sforzi volti a moltiplicare la capacità rinnovabile. Secondo i risultati del progetto PAC 2.0, rispetto al 2021, la capacità di trasmissione della rete elettrica europea (UE-25 e 12 paesi TYNDP) dovrebbe crescere almeno del +47% entro il 2030, raggiungendo i 404 GW. Per poi salire a 634 GW entro il 2035 e 668 GW al 2040. Ma sarà necessaria anche una maggiore interconnessione infrastrutturale tra i paesi europei per aiutare gli scambi di energia, la riduzione al minimo delle perdite o i vincoli inutili del sistema.
Nel percorso PAC 2.0, le batterie domestiche raggiungeranno i 36 GW nel 2030, 55 GW nel 2035 e 66 GW nel 2040 nell’UE 27. Quelle su scala utility dovrebbero raggiungere invece i 225 GW nel 2040. “Si prevede che lo stoccaggio idroelettrico con pompaggio […] avrà un ruolo di 48 GW nel 2030, 2035 e 2040 per l’UE 27“, si legge nel report. Il documento evidenzia anche un fabbisogno annuale di investimenti lordi di 441 miliardi di euro entro il 2040.