La partnership BEI-Terna si rafforza ulteriormente
Quattrocento milioni di euro per rendere la rete di trasmissione nazionale più resiliente, sicura ed efficiente. A tanto ammonta il finanziamento accordato ieri dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) a Terna. Un prestito ultra ventennale e a “costi più competitivi rispetto ai finanziamenti di mercato”, che aiuterà ad ammodernare l’infrastruttura elettrica italiana. A darne notizia sono le dirette interessate attraverso una nota stampa congiunta in cui sottolineano il consolidamento di una collaborazione già avviata.
“Questo accordo con Terna – ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della Banca – conferma l’impegno della BEI nel sostenere progetti che potenziano le infrastrutture energetiche, contribuendo alla transizione ecologica e garantendo la sicurezza energetica in Italia e in Europa”.
“Accogliamo con soddisfazione il rinnovato sostegno della Banca Europea per gli Investimenti- ha aggiunto Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna – già al nostro fianco a supporto della transizione energetica del Paese anche per un’altra infrastruttura strategica: il Tyrrhenian Link, il più importante progetto al mondo di trasmissione di energia elettrica sotto il mare”.
Rendere la rete di trasmissione nazionale più resiliente
L’obiettivo del prestito è aiutare Terna a rendere più resiliente la rete di trasmissione nazionale. Ma cosa significa nella pratica? Per resilienza della rete elettrica si intende la capacità del sistema di resistere, rispondere e riprendersi da sollecitazioni e stress di vario genere. Richiede un approccio olistico che prenda in considerazione tutte le minacce al sistema elettrico, in particolar modo quelle climatiche.
L’intensificarsi della violenza e della frequenza di eventi meteo critici ha reso più probabili in Italia (e non solo) danni significativi per le infrastrutture. Sta pertanto divenendo sempre più necessario associare ad interventi dedicati all’affidabilità del sistema elettrico anche quelli versi una maggiore capacità di resistenza.
Il primo passo? Identificare le aree in cui le infrastrutture di rete sono maggiormente esposte a tali eventi e intervenire con investimenti mirati per prevenire e mitigare i rischi di disalimentazione.
Investire nel futuro della rete elettrica
Ma sulla rete pesano anche altri stress, come una maggiore penetrazione delle fonti rinnovabili non programmabili o l’elettrificazione dei consumi finali. Tutti questi fattori rendono cruciale per Terna continuare a investire negli oltre 75.000 km di rete elettrica di trasmissione e nella realizzazione di nuove dorsali e collegamenti sottomarini.
“E’ necessario – sottolinea Di Foggia – ammodernare gli asset esistenti con componenti tecnologicamente avanzati, al fine di incrementare la resilienza della rete e il livello di sicurezza e adeguatezza del servizio di trasmissione elettrica. Nello stesso tempo occorre far crescere la capacità della rete con nuovi collegamenti”.
Ma per il Gruppo guidato da Di Foggia si tratta di un impegno continuo e di lunga data. Basti pensare che nel corso del 2023 sono stati autorizzati dal MASE e dagli Assessorati regionali competenti 23 interventi per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, per un valore complessivo di oltre 3 miliardi di euro di investimenti.
Il dato, vero e proprio record per Terna, è in aumento del 20% rispetto al 2022, quando il valore complessivo degli interventi autorizzati si attestò a oltre 2,5 miliardi di euro.
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