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Incentivi alle rinnovabili, in Spagna tagli fino al 60%

In arrivo l'ennesimo taglio retroattivo agli incentivi spagnoli, con riduzioni severe che colpiscono gravemente il settore delle green energy

Incentivi alle rinnovabili, in Spagna tagli fino al 60%(Rinnovabili.it) – Le nuove modifiche del FiT spagnolo per le rinnovabili hanno creato un vero e proprio “caso”. L’antitrust spagnola, la Comisión Nacional de los Mercados y la Competencia (CNMC), ha rivelato in questi giorni la bozza redatta dal Ministero dell’industria contenente la proposta di modifica; si conosce così, per la prima volta, la portata delle riduzioni ai regimi incentivanti grazie alle quali il Governo spera di arginare parte del deficit energetico e riuscire a risparmiare tra i 550 e i 600 milioni di euro in un anno.

Il nuovo sistema sostituisce il precedente Feed-in-tariff basato sulla produzione, con un pagamento sulla base dell’investimento effettuato e determinato da una serie di fattori tra cui la dimensione dell’impianto, le sue caratteristiche tecniche, costi operativi e così via. Punto fermo della riforma: la redditività per gli impianti già in esercizio dovrà essere del 7,39% e del 7,5% per quelli nuovi.

 

Un vero e proprio stravolgimento che, secondo le prime analisi, colpirebbe soprattutto l’eolico. L’associazione del vento spagnola è stata la prima a lanciare l’allarme, definendo la misura un “saccheggio per il settore” che si vedrebbe ridurre il sostegno statale anche dell’ordine del 67%. Nel dettaglio l’Associazione ha stimato che il 37 % della potenza eolica installata in Spagna rimarrà senza sussidi, mentre il resto verrà ridotto di circa la metà. Non andrà troppo bene neppure al comparto fotovoltaico: l’Unione Fotovoltaica Spagnola ha calcolato che il nuovo regime inciderà sulle istallazioni solari con una riduzione delle tariffe del 25% e per i sistemi di oltre 10 MW, con tagli superiori anche al 40%. “Questo nuovo quadro normativo porterà la maggior parte del settore fotovoltaico al fallimento, dal momento che non sarà in grado di saldare il debito contratto con le banche”.