Tutti i meccanismi incentivanti vanno mantenuti almeno fino al 2020. È grazie a questi che la Germania ha potuto scalare la classifica mondiale
(Rinnovabili.it) – Per promuovere la crescita delle rinnovabili da qui al 2020, è necessario continuare a mettere in campo tutti i sistemi di incentivazione conosciuti: dal feed in tariff, alle quota obligations, dai contributi in conto capitale ai sussidi. È quanto emerge da una ricerca prodotta dalla società di consulenza GlobalData.
Il gruppo indica che, tra i vari meccanismi di sostegno adottati in Europa, il feed in tariff (meccanismo attraverso il quale viene riconosciuta per 15 anni a tutti gli impianti una tariffa per tutta l’energia prodotta e immessa in rete) è risultato un modo particolarmente efficace di promuovere l’industria rinnovabile, con fotovoltaico ed eolico a beneficiare maggiormente di tale strumento.
«Per raggiungere questi obiettivi – ha detto Raina – il feed in tariff viene usato per promuovere le energie rinnovabili in Germania, Francia, Italia, Regno Unito, Spagna, Austria, Paesi Bassi e Turchia. Alcuni Paesi europei stanno anche utilizzando quota obligations, conto energia, incentivi fiscali, sostegno agli investimenti, scambio sul posto e certificati verdi».
Il rapporto GlobalData afferma inoltre che le fonti rinnovabili hanno rappresentato circa il 40% della capacità totale installata in Ue nel 2014, con la Germania leader indiscusso.
L’impatto delle politiche tedesche è stato chiaro secondo GlobalData. Il Paese era al terzo posto a livello mondiale nel 2014, in termini di capacità cumulativa installata, con 90,3 gigawatt al 31 dicembre. Inoltre, occupava il primo posto per capacità fotovoltaica e il terzo nell’eolico.