Rinnovabili

In Basilicata un modello energetico di governance multilivello

Il peso sempre maggiore che le spese energetiche hanno sui bilanci pubblici e sul futuro della collettività dimostra la necessità per gli enti responsabili di intervenire tempestivamente. Proprio per far fronte a queste esigenze, la Società Energetica Lucana ha voluto confrontarsi con gli enti del territorio per discutere di risparmi e opportunità che la stessa è in grado di generare.

Il Presidente Ignazio Petrone, infatti, ha illustrato il quotidiano lavoro della Società, tirando le somme sui risultati raggiunti e le opportunità alle quali gli enti possono accedere, soffermandosi sull’importanza del ruolo della Società come energy provider lucano, richiesto anche fuori regione.

 

Il ruolo fondamentale, ancor più rilevante dopo l’entrata in vigore delle norme sulla c.d. spending review, è quello di Centrale di Committenza regionale in materia di energia. Solo nell’anno 2012, ad esempio, tale attività di acquisto aggregato di energia elettrica e gas ha determinato la riduzione della bolletta energetica degli enti pubblici aderenti stimabile in quasi un milione di euro. La stima è effettuata raffrontando i prezzi praticati rispetto a quelli che sarebbero stati pagati ricorrendo alle già vantaggiose tariffe negoziate dalla Consip, l’”agenzia di acquisto” messa in campo dallo Stato. Ma, da quanto è stato possibile accertare, si è riscontrato che la maggior parte degli enti pubblici sono contrattualizzati con tariffe di gran lunga superiori anche alle tariffe Consip.

Sempre la Società Energetica Lucana ha effettuato in maniera continuativa attività, gratuita, di monitoraggio dell’attuazione della Convenzione e supporto agli enti convenzionati, anche attraverso analisi delle forniture e verifica delle fatturazioni che ha permesso di recuperare a vantaggio dei convenzionati costi non dovuti. Da tale attività di controllo, sono stati accertati errori per circa  142.000 euro. Peraltro, il risparmio dichiarato è notevolmente sottostimato, oltre a essere riferito  solamente a 14 enti aderenti. La somma potrebbe diventare a sette cifre con un’ampia adesione degli enti del territorio, liberando importanti risorse a vantaggio della collettività.

 

Nell’ambito del Patto dei Sindaci, con il supporto della Società sono stati approvati dai Comuni 15 Piani energetici (PAES) mentre per altri 18 Comuni è in corso la fase di redazione. Questa attività, che ha pianificato finora una riduzione di CO2 pari a quasi 150.000 tonnellate entro il 2020,  è stata oggetto anche di un rilevante riconoscimento nazionale: il Premio “Comuni Rinnovabili” ricevuto nel mese di marzo dall’Associazione Legambiente. Si tratta di un importante e inusuale riconoscimento, in quanto conferito ad una società pubblica e non direttamente ai singoli Comuni; un riconoscimento che dimostra il forte impegno della Società Energetica Lucana nel raggiungere e superare gli obiettivi europei e nazionali di risparmio energetico e sviluppo sostenibile.

In merito all’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili la Società ha già realizzato 11 impianti fotovoltaici per una potenza di circa 1.894 kwp, per i quali si stimano nel corso dell’anno 2013 ricavi pari a 979.000 euro e 1.379 tonnellate di emissioni di CO2 evitate.

“L’Energy info Day – ha detto il presidente Ignazio Petrone – dedicato alla Pubblica Amministrazione, ha rappresentato un utile spazio per illustrare i benefici per il territorio regionale derivanti dalle attività della Società Energetica Lucana ma anche le modalità di accesso agli stessi, con un focus anche sulle opportunità del nuovo Conto Termico, oltre che del solare e dell’eolico, questi ultimi anche senza incentivazione. E’ un primo momento verso la realizzazione di un modello virtuoso in cui gli enti siano protagonisti e sostenitori di azioni concrete nella promozione dello sviluppo sostenibile del territorio e nella lotta ai cambiamenti climatici. Un impegno dal basso che la Società Energetica Lucana intende supportare e incardinare in una logica di ottimale di cooperazione tra i vari livelli di governo”.

 

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