Lockheed Martin e Reignwood danno il via alla realizzazione dell’impianto da 10 MW che sfrutta il gradiente termico delle acque oceaniche per produrre elettricità
Le intenzioni della società americana, come spiega lo stesso Heller, sono quelle di scalare la tecnologia per arrivare a costruire impianti da 100 MW, “che diventerebbero economicamente molto più sostenibili”. “A quel punto avremmo un mercato solido andando a proporci a tutti quei paesi con le giuste risorse oceanografiche”, conclude Heller. Nel dettaglio, il processo OTEC utilizza le differenze di temperatura tra le acque tropicali calde della superficie oceanica e quelle fredde in profondità. Le prime riscaldano un fluido con un basso punto di ebollizione, come l’ammoniaca, fino ad ottenere una pressione gassosa sufficiente ad azionare una turbina elettrica. Il gas viene quindi raffreddato mediante il passaggio del tubo nell’acqua fredda pompata dal mare profondo attraverso massicci tubi in vetroresina lunghi anche 1.000 metri.