Nonostante il rallentamento dell'economia globale e la stretta dolorosa sul segmento produttivo, le eco-energie sono riuscite ad attrarre nel 2011 260 miliardi di dollari
UN SORPASSO STELLE E STRISCE Altro dato significativo dell’anno appena conclusosi, la ricorsa e sorpasso degli Usa sulla Cina. Gli Stati Uniti sembrano hanno saputo riguadagnare terreno sul Gigante Asiatico riconquistando un posto che per tre anni è stato ad esclusivo appannaggio di Pechino. “La notizia che gli Stati Uniti sono di nuovo in testa nell’ambiente degli eco-investimenti rassicurerà quanti temevano una retrocessione degli Usa. Tuttavia prima che qualcuno a Washington festeggi troppo, – ci tiene a specificare l’analisi di Bloomberg New Energy Finance – il dato statunitense è stato raggiunto in gran parte grazie a iniziative di sostegno come il programma federale di garanzia dei prestiti e quello di sovvenzioni del Tesoro, oramai terminati.
A consuntivo gli investimenti verdi americani sono cresciuti del 33%, toccando i 55,9 miliardi di dollari, mentre quelli cinesi in crescita di solo più 1%, hanno raggiunto un totale di 47,4 miliardi. Se la cava leggermente meglio l’Europa che nel complesso ha visto aumentare gli investimenti del 3% pari a 100.2 miliardi, grazie al constante impegno sul fronte fotovoltaico in Germania e Italia, e su quello eolico offshore nel Mare del Nord. Grandi passi avanti si sono registrati invece negli altri mercati emergenti: in India un più 52% per un totale di 10,3 miliardi di dollari e in Brasile un più 15% per 8,2 miliardi.