I progressi nella tecnologia delle celle a combustibile potrebbero rendere questi dispositivi abbastanza economici da sostituire i tradizionali motori a benzina nei veicoli
L’Università di Waterloo migliora la durata delle fuel cell a idrogeno per i veicoli ibridi
(Rinnovabili.it) – Un team di ricercatori canadesi è riuscito a migliorare la tecnologia delle celle a combustibile, regalandogli una vita di almeno di 10 volte superiore a quella attuale. E aprendo così una diretta competizione tra veicoli elettrici ibridi e veicoli a benzina. Succede in Ontario e più precisamente nel Fuel Cell e Green Energy Lab dell’Università di Waterloo. Qui un gruppo di ricercatori ha messo mano al design delle celle a combustibile per renderle più durevoli ed economiche. “I veicoli elettrici ibridi plug-in a fuel cell possono avere un’ampia autonomia utilizzando energia elettrica a basso costo, ma son afflitte da una breve vita delle celle, a causa del carico dinamico”, spiegano i ricercatori nella rivista Applied Energy (documento in inglese).
Per risolvere il problema hanno progettato tre pile a combustibile in maniera tale da gestire strategicamente l’energia prodotta. Come? Facendo in modo che ogni singola unità fornisca una quantità diversa ma costante di elettricità, invece che fluttuante. Il nuovo design permette anche di regolare il tempo attivo di utilizzo distribuendolo uniformemente sui tre stack, riducendo di conseguenza il numero di commutazioni on-off.
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I risultati dello studio indicano che, in questo modo, la durata delle pile a combustibile in un veicolo elettrico può essere aumentata di 11,8 volte in ambiente urbano, 4,8 volte su un percorso autostradale e fino a 6,9 volte in un ciclo di guida combinato urbano-autostrada. “Abbiamo trovato un modo per ridurre i costi e soddisfare le aspettative per durata e prestazioni”, ha dichiarato l’ingegnere meccanico Xianguo Li, direttore del Fuel Cell e Green Energy Lab di Waterloo. “Con il nostro approccio progettuale, il costo potrebbe essere paragonabile o addirittura più conveniente dei motori a benzina. Questo è un buon primo passo, una transizione verso quella che potrebbe essere la risposta al motore a combustione interna e l’enorme danno ambientale che fa”.
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