Minuscole sfere di silicio sono in grado di rompere velocemente le molecole d’acqua e fornire ovunque una fonte di idrogeno per alimentare apparecchi elettronici portatili
(Rinnovabili.it) – Silicio e acqua, la ricetta per la produzione di idrogeno si riduce all’osso grazie al lavoro dei ricercatori americani. Un team di scienziati dell’Università di Buffalo è riuscito a produrre nano particelle sferiche di silicio (10 nm di diametro) che combinate con le molecole d’acqua reagiscono in modo repentino, rilasciando acido silicico (un sottoprodotto tossico) e idrogeno.
La reazione non richiede alcuna fonte energetica, sia essa termica o elettrica, ed è in grado di creare il famoso vettore ad una velocità 150 maggiore rispetto a reazioni simili. Il segreto secondo il team risiede nella forma e nelle dimensioni delle particelle che favorirebbero la rottura dei legami della molecola dell’acqua. Gli scienziati hanno potuto verificare come l’idrogeno rilasciato sia relativamente puro, elemento essenziale affinché possa alimentare con successo una cella a combustibile. “Quando si tratta di scindere l’acqua per produrre idrogeno, il silicio di dimensioni nanometriche può essere migliore di altre scelte ovvie che sono studiate da tempo, come l’alluminio”, ha spiegato il ricercatore Mark T. Swihart, professore di ingegneria chimica e biologica all’Università. “Con un ulteriore sviluppo, questa tecnologia potrebbe costituire la base di un approccio ‘basta aggiungere un po’acqua’ per la produzione di idrogeno on-demand”.
Di contro, c’è da sottolineare che produrre queste minuscole sfere richiede non poca energia e risorse. Ma secondo gli scienziati questa soluzione potrebbero aiutare i dispositivi elettronici in situazioni in cui l’acqua è disponibile e la portabilità è più importante del basso costo.