Rinnovabili

Tecnologie dell’idrogeno verde, boom di brevetti per l’elettrolisi

tecnologie dell'idrogeno verde
via depositphotos.com

 IRENA ed Epo pubblicano il rapporto Le tendenze dell’innovazione negli elettrolizzatori per la produzione di idrogeno  

(Rinnovabili.it) – A che ritmo sta crescendo l’innovazione nelle tecnologie dell’idrogeno verde? E quei paesi hanno fatto più progressi nel settore?A rispondere è oggi il nuovo studio realizzato congiuntamente dall’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) e dall’Ufficio europeo dei brevetti (EPO). Il documento traccia l’evoluzione delle domande di brevetto negli ultimi 15 anni nel campo dell’elettrolisi dell’acqua. Con l’obiettivo di rivelarne tendenze e dinamismo.

Si scopre così che dal 2005 al 2020 sono state pubblicate nel mondo 10.894 famiglie di brevetti relativi alle tecnologie dell’idrogeno verde, con un incremento medio del 18% ogni anno. Un trend ottimo che ha permesso alla produzione “green” del vettore di superare quella fossile per numero di nuovi brevetti a partire dal 2016. Doppiandola nel 2020.

Tecnologie dell’idrogeno verde, Cina leader dell’innovazione

Ad inseguire le novità è soprattutto la Cina con ben 6.383 domande depositate seguita da Giappone, Corea, Stati Uniti, Germania e Francia. Toshiba (Giappone), Cea (Francia), Panasonic (Giappone), Siemens (Germania), Honda (Giappone) risultano invece le aziende più attive. Il rapporto mostra anche come nel 2018, le invenzioni relative a materiali elettrocatalizzatori non nobili abbiano superato per numero quelle legate a metalli nobili. E come la fotoelettrolisi (la scissione dell’acqua che utilizza la luce solare diretta come fonte di energia) si stia rapidamente facendo spazio, soprattutto grazie al lavoro delle università europee e giapponesi.

Sebbene i brevetti depositati appaiano in continuo aumento, scrive IRENA, “sono ancora necessarie importanti innovazioni nella tecnologia degli elettrolizzatori per ridurne ulteriormente i costi e renderla pronta per il mercato a livello industriale”. Secondo l’associazione i costi di investimento per gli impianti di elettrolisi possono essere ridotti del 40% a breve termine e dell’80% a lungo termine attraverso strategie chiave. Interventi innovativi mirati, come il miglioramento della progettazione e costruzione di elettrolizzatori, economie di scala, sostituzione di materiali rari con metalli abbondanti, aumento dell’efficienza e flessibilità delle operazioni.

Exit mobile version