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“Regole troppo severe”: la tassonomia verde UE azzoppa l’idrogeno rinnovabile?

La soglia fissata da Bruxelles è così bassa che nemmeno l’idrogeno prodotto a partire dal fotovoltaico sarebbe ammissibile. La denuncia di una coalizione di industrie e operatori elettrici

Tassonomia verde UE: industria in pressing per salvare l’idrogeno
Foto di Josch13 da Pixabay

Industria in pressing per allentare i criteri della tassonomia verde UE sull’H2 pulito

(Rinnovabili.it) – Bruxelles ha messo degli standard troppo stretti per l’idrogeno verde. Così stretti che non lo si può produrre con l’elettricità in rete nemmeno nei paesi dove il mix elettrico è più pulito. Un controsenso che non fa bene a nessuno, sostiene una coalizione di industrie e utility nei suoi rilievi sulla tassonomia verde UE.

La lettera, riportata da Euractiv e indirizzata al vice presidente della Commissione Frans Timmermans parla chiaro: metteteci in condizione di partire con la svolta verso l’idrogeno, anche se non è subito verdissimo. La strategia UE sull’idrogeno va bene e la coalizione si dice pronta a realizzarla. Ma la proposta di tassonomia verde UE fa a pugni con questa strategia. Le restrizioni sono sproporzionate e tagliano fuori qualsiasi processo che non produca H2 rinnovabile.

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“L’idrogeno prodotto dall’elettrolisi alimentata dalla rete elettrica francese o dei paesi nordici ha un’impronta di carbonio inferiore a 3 kg di CO2e / kg H2, si legge nella lettera. Ma i firmatari temono che “il criterio attualmente proposto di 2,256 kg di CO2e / kg H2 impedisca in gran parte il dibattito normativo che dovrebbe svolgere rispetto al framework UE sull’idrogeno e metta a repentaglio l’ambizione di leadership dell’UE”.  

La coalizione fa notare che la scelta di una soglia così bassa è realmente controproducente. Addirittura, non si qualificherebbe per ricevere investimenti con questi criteri di sostenibilità neppure l’idrogeno prodotto a partire dal fotovoltaico. In questo caso, infatti, l’impronta di carbonio si aggira fra i 3 e i 3,2 kg di CO2e / kg H2.

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La tassonomia verde UE è un documento che contiene le regole con cui Bruxelles decide cosa considera un investimento sostenibile e cosa no. La sua approvazione si sta trascinando da mesi per una serie di polemiche, che riguardano soprattutto gas e nucleare. Nel caso del gas, la soglia fissata dall’UE è piuttosto bassa ed escluderebbe la maggior parte delle infrastrutture e degli impianti. Sul nucleare, invece, Bruxelles ha delegato al Joint Research Center, il centro di ricerca in-house del’UE, di valutare se dare via libera al nucleare è compatibile con il principio di precauzione che innerva i trattati comunitari.