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La speranza del Sudafrica si chiama idrogeno

Il palazzo della riserva naturale di Cape Flats è alimentato da un generatore a idrogeno, simbolo della speranza sudafricana di abbandonare i combustibili fossili

La speranza del Sudafrica si chiama idrogeno

 

(Rinnovabili.it) – L’edificio della riserva naturale di Cape Flats, in Sudafrica, non ha nulla di speciale a un primo sguardo. Ma la sua eccezionalità non sta nell’aspetto architettonico, bensì nella sua alimentazione. Funziona infatti a idrogeno, un combustibile rinnovabile che, quando utilizzato per generare energia, non produce emissioni a parte acqua e calore. L’edificio è una pietra miliare nella lotta del Paese per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. L’elettricità è fornita da un prototipo di generatore funzionante con la tecnologia delle celle a combustibile (HFC), lanciato da Hydrogen South Africa Systems Centre of Competence.

 

Sviluppato in collaborazione con la società locale di tecnologie per il riscaldamento Hot Platinum, il generatore rappresenta un omaggio ai progressi del Sudafrica nella tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno. In un paese alle prese afflitto da blackout, carenza di energia, tariffe elevate e anni di scarsi investimenti in infrastrutture energetiche, il palazzo indica la speranza che l’idrogeno sia la risposta possibile alla ricerca del Paese di fonti energetiche rinnovabili, sostenibili e affidabili.

«Il generatore produce energia elettrica in modo ecologico, senza inquinamento o rumore», ha detto Piotr Bujlo, leader del progetto ed esperto di tecnologia dentro Hysa Systems. Le celle a combustibile sono già utilizzate per alimentare i veicoli e fornire energia a luoghi remoti o inaccessibili, incluse le capsule spaziali e satelliti. E lo scopo del generatore è proprio questo: dimostrare la competitività delle tecnologie di produzione dall’idrogeno in luoghi dove non arriva la rete elettrica.

 

Secondo Hysa Systems, il nuovo generatore può essere utilizzato ovunque serva un massimo di 2,5 kilowatt di energia. Esso ha un vantaggio rispetto al nucleare o al carbone: l’idrogeno può infatti essere prodotto in loco, utilizzando un elettrolizzatore dell’acqua e facendo a meno di portare il carburante da altri luoghi mediante condutture o trasporti su gomma.

Il Sudafrica vuole andare avanti nella ricerca su questo vettore, e lo dimostra il programma di ricerca che ha avviato nel 2007. I fondi pubblici investiti nel settore hanno fruttato l’invenzione di un triciclo a idrogeno, uno scooter e della prima linea di produzione di celle a combustibile del Paese.