L’idrogeno entra nel settore dell’elettronica di consumo, con un modello di caricabatterie portatile costituito da una mini cella a combustibile
(Rinnovabili.it) – Per ricaricare lo smartphone si potrà presto usare l’idrogeno, grazie a un accordo da 15 milioni di dollari per costruire celle a combustibile portatili. Lo hanno firmato Intelligent Energy, azienda specializzata in idrogeno e fuel cell, e la multinazionale Bic. L’elettronica di consumo si appresta così a fare un altro salto in avanti: le mini fuel cell dovranno ricaricare computer portatili e dispositivi mobili.
Intelligent Energy ha salutato l’accordo come «passo avanti significativo» verso il suo obiettivo di rendere la tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno un’opzione mainstream per le applicazioni che alimentano e dispositivi elettronici di consumo, quali PC, computer portatili, smartphone e altre tecnologie indossabili.
Intelligent Energy sborserà subito 13 milioni di dollari a Bic per l’acquisto delle sue attività nel settore delle celle a combustibile portatili. Prossimamente, una volta che la transizione sarà completata, arriverà una seconda tranche di da 2 milioni. L’accordo prevede un potenziale earn out di 7 milioni di dollari.
«Noi vediamo l’energia senza fili come un mondo senza confini, in cui le persone possono sperimentare la vera mobilità – ha detto il dottor Henri Winand, amministratore delegato di Intelligent Energy in un comunicato – Questa acquisizione degli asset di Bic è un passo importante nella realizzazione di questa visione, e imprime un’accelerazione alla nostra tabella di marcia, al fine di portare la nostra tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno nei dispositivi elettronici portatili di tutto il mondo».
La società ha aggiunto che incorporare la tecnologia Bic nel settore delle celle a combustibile è un’operazione che completa il proprio sistema, il dispositivo UPP che è stato presentato nei negozi Apple lo scorso autunno. Una cartuccia, sostiene l’azienda, può fornire energia a un comune smartphone per una settimana. In particolare, garantendo 900 ore di standby o 32 ore di chiamate, 26 ore di video o 40 ore di navigazione web.