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Senato: anche per l’Italia una piattaforma nazionale per l’idrogeno

Una proposta di proroga dello stato di impresa comune nel settore delle celle a combustibile e dell'idrogeno

Senato: anche per l’Italia una piattaforma nazionale per l’idrogeno(Rinnovabili.it) – Realizzare un’impresa comune nel settore delle celle a combustibile e dell’idrogeno per affrontare due sfide chiave per l’UE: garantire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici e favorire la competitività. A chiedere al Governo italiano di scommettere, al pari di altri Paesi europei, su questo prezioso vettore energetico e sulla tecnologia correlata è una risoluzione approvata dalla 10a Commissione permanente al Senato. Assegnata in sede consultiva lo scorso 10 dicembre 2013, la proposta prevede la proroga dello stato di impresa comune nel settore delle celle a combustibile e dell’idrogeno istituita nell’ambito del settimo programma quadro, in linea con la comunicazione della Commissione Partenariati pubblico-privati in “Orizzonte 2020”. L’obiettivo generale dell’impresa comune FCH 2 per il periodo 2014-2024 è quello di sviluppare in maniera forte ma soprattutto sostenibile il settore delle fuel cell comunitario, in maniera tale da poter ridurre il costo di produzione di tali sistemi da impiegare nelle applicazioni di trasporto; e nello stesso tempo riuscire ad aumentare la durata a livelli tali da rendere tali sistemi competitivi nei confronti delle tecnologie convenzionali.

 

In Italia però si tratta ancora di un comparto debole, con un ampio gap tra progettazione e attuazione su ampia scala. Per questo la Commissione auspica “che il Governo italiano, seguendo il traino offerto dall’Unione europea, vari una propria piattaforma nazionale, come già esistente in altri Stati membri, per lo sviluppo delle celle a combustibile e idrogeno al fine di fornire indicazioni sulle priorità del sistema Paese utili a sviluppare un tessuto capace di competere sul mercato internazionale con propri prodotti a elevato contenuto innovativo e tecnologico e convogliare gli operatori, gli investitori e i ricercatori su linee imprenditoriali e scientifiche strategiche”.