(Rinnovabili.it) – Tappa dopo tappa procede spedita la collaborazione tra Sapienza Università e Comune di Roma stretta all’interno del programma Joint Lab dell’Ateneo. Ieri è stato infatti presentato formalmente il frutto dell’accordo strumentale firmato lo scorso luglio per la realizzazione di una piccola infrastruttura sperimentale per la distribuzione di idrometano. Il distributore è stato inaugurato in viale di Tor di Quinto, all’interno dei campi sportivi della Sapienza alla presenza del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, insieme all’assessore capitolino al Commercio, Davide Bordoni e al rettore dell’Università, Luigi Frati.
La miscela di metano e idrogeno erogata viene prodotta tramite elettrolisi dell’acqua; l’energia necessaria alla scissione delle molecole è fornita in questo caso dai moduli fotovoltaici istallati sul tetto dell’impianto-laboratorio che convogliano l’elettricità prodotta all’elettrolizzatore. L’idrogeno così ottenuto (1 Nm3/h) viene arricchito di metano e quindi destinato in parte alla stazione di ricarica e in parte all’impianto di cogenerazione (60 kWe più 120 kWt) che riscalda la piscina del centro universitario.
“Roma – ha commentato il Sindaco Alemanno – si pone sempre più all’avanguardia sul fronte delle energie pulite. Una serie di tasselli si stanno mettendo insieme per creare un sistema cittadino che comprende la smart grid de La Sapienza e di quella dell’Eur, la cogenerazione, che vorremmo estendere a tutti i circoli sportivi, la mobilità sostenibile, ed ora anche questo progetto. Dobbiamo spingere verso l’innovazione diffondendo questo tipo di trazione, con una serie di pompe di distribuzione in città. La filosofia di fondo è che ogni soggetto diventa generatore di energia”. Ovviamente il distributore per ora avrà un compito esclusivamente sperimentale dal momento che ancora non esiste un reale parco auto ad idrometano a Roma, ma è stato stimato che ogni pieno potrebbe fornire un taglio di emissioni di CO2 del 30%. “L’installazione di quest’impianto – ha detto Bordoni – è un progetto che rappresenta non solo per Roma ma per tutta Italia un’alternativa alle energie tradizionali, come quelle derivanti dal petrolio”.