Cresce il progetto di rete a idrogeno per l’Europa
(Rinnovabili.it) – Quasi 40mila chilometri di lunghezza. Per la precisone 39.700 chilometri. A tanto ammonterà l’estensione della futura rete a idrogeno europea. Il maestoso progetto infrastrutturale è il punto d’arrivo dell’European Hydrogen Backbone (EHB), iniziativa lanciata nel 2020 dal consorzio Gas for Climate. L’obiettivo di EHB? Fare pressione sull’UE e i gli Stati membri affinché supportino la realizzazione di un’infrastruttura pan-europea dedicata al vettore.
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Il piano, sviluppato da celebri nomi del comparto del gas naturale, tra cui l’italiana Snam, sta progressivamente crescendo sia sul fronte delle partecipazioni che su quello tecnico. Ad oggi ben 23 operatori europei di trasmissione gas hanno aderito all’European Hydrogen Backbone. Una forte attenzione che ha portato gli esperti a rivedere qualche calcolo sulla futura rete a idrogeno. Inizialmente, infatti, il progetto prevedeva la nascita dei primi abbozzi infrastrutturali dalla metà del 2020. Sistemi sconnessi, legati per lo più alle prime “Hydrogen Valley”, che sarebbero confluiti in primo network di 6.800 km entro il 2030; per poi raggiungere, dieci anni più tardi, 23.000 km e 10 Paesi in tutto.
Ma le ultime adesioni (12 operatori nazionali si sono uniti a EHB) hanno alzato l’ambizione. Secondo la versione aggiornata dello studio, la nuova rete di trasporto raggiungerà nel 2040 un’estensione di 39.700 km, collegando ben 21 paesi europei. Ovviamente il piano non basa esclusivamente su lavori ex novo. Ben due terzi del futuro network, assicurano i promotori, saranno costituiti da gasdotti già esistenti.
Al crescere dell’estensione, tuttavia crescono anche gli investimenti stimati. In base alla nuova analisi i 40.000 km di rete avranno bisogno di un’iniezione finanziaria compresa tra i 43 e gli 81 miliardi di euro. Il documento riporta un costo medio di trasporto su 1.000 km compreso tra 0,11 e 0,21 euro per kg.
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“L’Europa necessita di sviluppare rapidamente una rete dedicata all’idrogeno. Questo nuovo studio della European Hydrogen Backbone mostra una chiara roadmap su come questo possa diventare realtà” ha dichiarato il Prof. Ad van Wijk, autore del piano sugli elettrolizzatori 2x40GW e consigliere di Hydrogen Europe. “Siamo lieti dell’adesione di 11 nuovi paesi a questa iniziativa”, ha aggiunto Daniel Muthmann, coordinatore della iniziativa EHB. “Il nostro nuovo rapporto dimostra chiaramente che una infrastruttura pan-europea per l’idrogeno, che si basi per larga parte sul riutilizzo dell’infrastruttura a gas già esistente, è possibile”.