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100 mln per la produzione di elettrolizzatori in Italia, l’ok di Bruxelles

produzione di elettrolizzatori in Italia
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Dove si concentra la produzione mondiale di elettrolizzatori?

(Rinnovabili.it) – Sì ai 100 milioni di euro destinati alla produzione di elettrolizzatori in Italia. Ieri pomeriggio la Commissione europea ha approvato il regime di sostegno disegnato dal Belpaese per la filiera dell’idrogeno.

Al centro della misura ci sono gli elettrolizzatori, ossia gli impianti in grado di generare idrogeno a partire da acqua ed elettricità. La tecnologia è ritenuta fondamentale per la diffusione della versione “verde” del vettore e la capacità manifatturiera globale sta lentamente aumentando: nel 2022 ha raggiunto quasi 11 GW l’anno (dati IEA), con Europa e Cina che si spartiscono i due terzi dell’industria. Ma per soddisfare la futura domanda europea di idrogeno pulito la produzione interna di elettrolizzatori deve necessariamente aumentare, sfidando ancora la competizione dei mercati esteri.

La produzione di elettrolizzatori in Italia

Ben venga dunque il progetto italiano per stabilire nei confini nazionali una nuova industria dedicata. Il regime di sostegno è stato approvato dall’Esecutivo UE approvato nell’ambito del quadro temporaneo per la crisi e la transizione sugli aiuti di Stato. Per la precisione la Commissione ha ritenuto gli incentivi italiani “necessari, appropriati e proporzionati per accelerare la transizione verde e facilitare lo sviluppo di alcune attività economiche”.

Nel dettaglio il regime aiuterà con 100 milioni di euro la produzione di elettrolizzatori in Italia. Il sostegno arriverà sotto forma di sovvenzioni dirette mirate a rafforzare le capacità manifatturiera. La misura sarà aperta a tutti i settori, ad eccezione delle istituzioni finanziarie. E Bruxelles ha sottolineato che dovrà rimanere in vigore solo fino al 31 dicembre 2025 e non oltre.

La  decisione della Commissione – ha commentato il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto – ci permette di rafforzare la spinta all’idrogeno, nella direzione dunque di diversificare le fonti e di accompagnare gli investimenti in questo settore previsti nel PNRR e nel Repower EU”.

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