Hulot svela il nuovo Piano idrogeno della transizione energetica francese
(Rinnovabili.it) – “L’idrogeno può diventare uno dei pilastri di un modello energetico a emissioni zero”. Con queste parole il ministro francese alla transizione ecologica, Nicolas Hulot, ha presentato lo scorso venerdì il nuovo Piano Idrogeno (Plan de déploiement de l’hydrogène), progetto complesso con cui Parigi intende assegnare al vettore un ruolo di primo piano nel processo nazionale di decarbonizzazione energetica. “La Francia è in prima linea in questo settore, e voglio darle i mezzi per mantenere il suo primato nel cuore di una concorrenza globale già feroce, perché rappresenta sia un vantaggio per la nostra indipendenza energetica, che una grande fonte di posti di lavoro”, ha spiegato Hulot durante la conferenza stampa.
Il nuovo Piano Idrogeno si muoverà lungo tre assi principali: uno prettamente industriale, con l’obiettivo di tagliare le emissioni di carbonio del settore, uno legato alla necessità di stoccare le energie rinnovabili non programmabili, quali eolico e fotovoltaico, e un terzo in ambito mobilità, connesso allo sviluppo di soluzioni a zero emissioni per il trasporto su strada e su acqua.
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I progetti pratici, dagli elettrolizzatori ai veicoli a fuel cell, partiranno nel 2019. Il Governo ha stanziato 100 milioni di euro per sostenere le prime installazioni. “Questa molecola, che contiene molta energia, diventerà essenziale data l’estensione delle sue proprietà –prosegue il ministro – può immagazzinare elettricità, alimentare auto, riciclare CO2, rendere i processi industriali più puliti”.
Nello specifico il Piano idrogeno della Francia presenta diverse misure da attuare nel medio termine, tra cui:
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Impiegare il 10 per cento di idrogeno verde (ossia prodotto da acqua ed energie rinnovabili) nella fornitura di H2 industriale entro il 2023, aumentando la percentuale al 40 per cento nel 2018.
- Istituire un sistema di tracciabilità per questo gas già nel 2020.
- Identificare le esigenze di stoccaggio energetico a base d’idrogeno per ogni area non interconnessa.
- Determinare le condizioni tecniche ed economiche per l’iniezione del gas nella rete del metano.
- Realizzare 100 stazioni di rifornimento, 5000 veicoli leggeri e 200 mezzi pesanti a fuel cell, entro il 2023. Entro il 2028 le cifre dovranno essere incrementate: fino a 400-1000 stazioni, 20.000-50.000 auto e 800-2000 veicoli pesanti.
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Avviare una missione parlamentare entro la fine della prima metà del 2018 per sviluppare una traiettoria di ecologizzazione della flotta ferroviaria a base di H2.