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Pacchetto gas e idrogeno: anche le CER possono far crescere i gas rinnovabili

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Le novità per il pacchetto gas e idrogeno

(Rinnovabili.it) – Le comunità energetiche rinnovabili e le comunità energetiche dei cittadini possono contribuire alla produzione, stoccaggio e fornitura di gas rinnovabili. Questa la convinzione dei Ventisette chiamati ieri a definire la posizione del Consiglio sul pacchetto gas e idrogeno della Commissione europea.

L’atto in questione è composto dai due provvedimenti: una direttiva e un regolamento per i mercati interni del gas naturale, dei gas rinnovabili e dell’idrogeno. Nel complesso le misure mirano a creare un quadro normativo unitario e una pianificazione integrata della rete dedicata a tali combustibili. Con l’obiettivo ultimo di facilitare la decarbonizzazione del settore gasiero.

Sono lieta che abbiamo trovato un accordo equilibrato sul pacchetto gas”, spiega Ebba Busch, ministro per l’energia della Svezia a cui spetta la presidenza semestrale. “L’Europa è in viaggio per passare dal gas naturale ai gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio e dobbiamo creare le giuste condizioni di mercato affinché ciò avvenga, in un modo da promuovere la competitività, proteggere i consumatori e far avanzare il nostro obiettivo di neutralità climatica per il 2050”.

E ora che il Consiglio ha approvato i propri orientamenti generali sulle proposte, possono iniziare i negoziati con il Parlamento europeo per ottenere un testo condiviso tra i due rami legislativi, dal momento che entrambi hanno apportato significative modifiche.

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Principali modifiche apportate dal Consiglio al regolamento su gas e idrogeno

Il Consiglio ha aggiunto dei chiarimenti in merito alle tariffe per l’idrogeno e il biometano che cercano di accedere alla rete del gas naturale, concedendo maggiore flessibilità agli Stati membri nel processo decisionale. E ha differenziato gli sconti tariffari. Nel dettaglio il testo ora prevede che nella definizione delle tariffe, si applichi uno sconto ai punti di ingresso del 100% per l’immissione di gas rinnovabili e uno del 75% per i gas a basso tenore di carbonio. Introducendo un ulteriore sconto del 100% sulle tariffe di trasmissione e distribuzione basate sulla capacità agli impianti di stoccaggio sotterraneo di gas e agli impianti di GNL.

I Ventisette hanno anche approvato un approccio che consenta la miscelazione di idrogeno nel sistema del gas naturale fino al 2% in volume (invece del 5% proposto da Bruxelles). E hanno aggiunto una clausola di sicurezza che consente agli Stati membri di adottare misure proporzionate per limitare temporaneamente le importazioni dalla Bielorussia e dalla Russia.

Principali modifiche apportate dal Consiglio alla direttiva

Rispetto alla proposta di direttiva elaborata dalla Commissione, il Consiglio ha modificato leggermente la definizione di “idrogeno a basse emissioni di carbonio”, aggiungendo il riferimento al combustibile fossile di riferimento della RED II.  Inoltre ha apportato varie modifiche alle disposizioni relative ai consumatori, riguardanti la fornitura di informazioni, la possibilità di cambiare fornitore e la risoluzione in caso di offerte combinate. Gli Stati membri disporranno di maggiore flessibilità per quanto riguarda l’introduzione di sistemi di misurazione intelligenti.

Il Consiglio ha anche evidenziato il ruolo delle CER e delle comunità energetiche dei cittadini nella produzione, stoccaggio e fornitura di gas rinnovabili. Non solo. Le comunità energetiche dei cittadini possono aiutare a mobilitare investimenti di capitale privato per la decarbonizzazione dell’approvvigionamento energetico e impiegare il biometano prodotto da aziende agricole e allevamenti per rifornire le famiglie locali.

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