ABB presenta i motori elettrici antideflagranti di taglia medio-grande
L’idrogeno (H2) rappresenta uno dei vettori indiscussi della transizione energetica. Una posizione che non solo lo ha reso “famoso” nel comparto R&S ma che lo ha messo anche al centro di un’attenzione crescente da parte dei trasporti pesanti e delle industrie hard-to-abate, realtà ad alto consumo di combustibili fossili e in cui l’elettrificazione della domanda rimane ostica.
Tuttavia, la gestione di questo gas non è un’operazione semplice. A differenza di altri gas, richiede una serie di precauzioni e tecnologie specifiche che garantiscano elevati livelli di sicurezza e affidabilità. Tra queste soluzioni, i nuovi motori elettrici antideflagranti di taglia medio-grande di ABB, progettati appositamente per i dispositivi di produzione, stoccaggio e gestione dell’idrogeno, rappresentano un esempio significativo.
L’azienda ha messo i suoi 130 anni di esperienza nella produzione di motori elettrici al servizio della nuova economia dell’idrogeno creando un’offerta tagliata su misura per la nuova filiera. La nuova soluzione è in grado di garantire efficienza, affidabilità e sicurezza senza dover scendere a compromessi, e assicurando la piena conformità con la normativa di settore.
Ma per comprendere a pieno le caratteristiche dei nuovi motori elettrici certificati IIB+H2 di ABB è necessario fare qualche passo indietro.
La nuova era dell’idrogeno
L’idrogeno è un vettore energetico versatile, che può aiutare ad affrontare varie sfide critiche nel processo globale di decarbonizzazione. Non sorprende dunque sapere che il numero di progetti annunciati per la produzione di idrogeno a basse emissioni sia in rapida espansione. Secondo gli ultimi dati forniti dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) il mondo potrebbe raggiungere una capacità produttiva di 155 GW/anno generando 38 Mt di H2 low carbon entro il 2030, se tutte le iniziative annunciate venissero realizzate.
Questo significa che nei prossimi anni ci si aspetta una consistente crescita del numero di impianti di produzione, stoccaggio e trasporto e con essi la domanda da parte dei costruttori di compressori alternativi da impiegare nelle varie fasi della filiera.
Motori elettrici e H2, sfide e norme
Ma per poter trattare il vettore, queste macchine non possono sfruttare un qualsiasi motore industriale. Le caratteristiche fisico-chimiche dell’idrogeno ne fanno un gas molto più sfidante rispetto ad altri. La molecola H2 è dimensionalmente molto piccola ed è capace di insinuarsi facilmente nelle microscopiche crepe dei materiali, quando compressa. Ciò aumenta il rischio di infragilimento dei materiali stessi e di perdite dal sistema. Perdite difficili da individuare dall’occhio e dal naso umano, essendo un gas incolore e inodore.
Il problema principale è che l’idrogeno è altamente reattivo e, entrando in contatto con l’ossigeno dell’aria, può formare miscele esplosive. Lo stesso rischio si corre dall’incontro del vettore con l’elettricità. Senza contare che la fiamma dell’idrogeno è poco luminosa rendendo ulteriormente difficile il rilevamento visivo in caso di combustione.
Ecco perché gli apparecchi utilizzati in questo ambiente devono essere opportunamente configurati, intrinsecamente sicuri e in linea con le norme di settore. In questo caso fanno da riferimento sia le norme IEC internazionali che quelle europee della direttiva ATEX, che dettano specifiche regole per le apparecchiature da impiegare in ambienti con atmosfera potenzialmente esplosiva, classificando i gas non minerari presenti nelle industrie in tre (sotto)gruppi – IIA, IIB e IIC – a seconda della loro volatilità. Nel gruppo II A rientrano gas come il propano, nel gruppo IIB gas come l’etilene e nel gruppo IIC gas come l’idrogeno.
ABB, partner affidabile del mondo industriale, ha da tempo aperto le porte alle nuove esigenze della filiera H2 e dei costruttori di impianti. Nel suo catalogo già figurano, infatti, motori elettrici di piccola taglia certificati per lavorare in ambienti con presenza di gas del gruppo IIC, cui l’idrogeno appartiene secondo le classificazione delle norme IEC, ed il nuovo prodotto è stato sviluppato al fine di estendere il range anche ai motori di taglia medio grande.
Il nuovo motore elettrico IIB+H2 di ABB
Per andare maggiormente incontro alle nuove esigenze dei costruttori delle macchine industriali, a partire dal 2023 ABB, che vanta una lunga storia di progettazione e costruzione, proprio in Italia, di motori di taglia medio-grande, ha lavorato allo sviluppo di motori elettrici antideflagranti ad alta tensione adatti ad ambienti con idrogeno ma di taglie più grandi.
Un impegno grazie a cui, a giugno 2024, ha debuttato il nuovo AMD T IIB+H2 con dimensione della carcassa 710. Certificato per l’utilizzo all’interno di processi nei quali è coinvolto l’idrogeno, il motore presenta versioni a media e bassa velocità progettate per azionare compressori di processo o compressori a pistoni.
Uno dei suoi innegabili punti di forza consiste nel robusto design grazie ad un maggiore spessore della carcassa flame proof, giunti spegni-fiamma e tolleranze ridotte tra i vari componenti.
Questa combinazione rafforza la sua affidabilità, in particolare nelle applicazioni con idrogeno, ma soprattutto gli permette di contenere le pressioni causate dalle esplosioni interne, impedendo così la propagazione delle fiamme all’ambiente esterno.
Le dimensioni compatte ed il sistema di raffreddamento IC511, permettono di massimizzare le prestazioni e la potenza a parità di dimensioni con altre macchine della stessa taglia. Il tutto garantendo elevata affidabilità, facile manutenzione e costi operativi inferiori. Disponibile per il funzionamento diretto in linea e con azionamento a velocità variabile, la gamma AMD T include anche le taglie 500 e 900, sebbene la carcassa IIB + H2 sia disponibile solo per l’AMD T 710.
Per ottenere vantaggi aggiuntivi come un comportamento termico ottimizzato e un intervallo di potenza esteso è possibile integrare a drive ABB. I pacchetti motore – azionamento certificati dall’azienda offrono infatti livelli ancora più elevati di produttività ed efficienza energetica in caso di temperature estreme, polvere corrosiva o umidità.
In collaborazione con ABB
leggi anche Idrogeno turchese, trovato il catalizzatore perfetto?