(Rinnovabili.it) – La società britannica Cella Energy sta lavorando in collaborazione con la NASA per cercare di realizzare una cella a combustibile alimentata da micro sfere di idrogeno che andranno ad alimentare le navicelle spaziali e i dispositivi per il loro funzionamento. Il merito di essere riuscita ad immagazzinare l’idrogeno in piccolissime perle è proprio della società britannica che ha firmato l’accordo con l’agenzia spaziale statunitense, e più precisamente con il Kennedy Space Center in Florida che si occupa regolarmente dei gas esplosivi impiegati per il funzionamento dei razzi, per migliorare ulteriormente la tecnologia.
Cella Energy spera di utilizzare presto le micro perle per il funzionamento dei motori alimentati da fuel cell che sono in grado di combinare idrogeno ed ossigeno per generare elettricità producendo acqua di scarto, impiegati già nella navicella Apollo e in altre navette spaziali.
“Se la società sarà in grado di portare con successo questo prodotto sul mercato, penso che vedremo molti cambiamenti all’interno del settore legato allo stoccaggio dell’idrogeno e dell’industria delle celle a combustibile, che potranno finalmente utilizzare tecnologie più sicure e facilmente adattabili”, ha detto Robert Hubbard responsabile dello sviluppo delle partnership al Kennedy.
“Vogliamo essere all’avanguardia nello sviluppo delle tecnologie energetiche verdi e quale posto migliore per farlo che non l’Exploration Pak di Kennedy”.