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Italia, ricerca e industria insieme nel patto per l’idrogeno

Firmata l'alleanza strategia tra Confindustria ed Enea per realizzare assieme una filiera nazionale dell'idrogeno

patto per l'idrogeno
Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Il patto per l’idrogeno contribuirà a ridurre i costi di approvvigionamento energetico del sistema industriale

(Rinnovabili.it) – L’Italia sta preparando la sua strategia nazionale dell’Idrogeno, il piano con cui vorrebbe creare fino a 5 GW di elettrolizzatori, portando il vettore nei trasporti e nell’industria. Obiettivi importanti a fini della transizione ecologica, che richiedono fin subito una stretta collaborazione tra ricerca e industria. Stretta perché, al di là delle aspettative che gravano su questo combustile, la maggior parte dei progressi compiuti nella sua produzione a basse emissioni, è ancora confinata in laboratori e siti di test.

A colmare il gap tra sperimentazioni e mercato potrebbe essere il nuovo patto per l’idrogeno, accordo strategico firmato oggi da Confindustria ed Enea. L’intesa mira a individuare potenzialità di sviluppo, soluzioni innovative e scenari operativi possibili per la futura filiera in ambito industriale. “L’accordo con ENEA – ha dichiarato Aurelio Regina, delegato del Presidente di Confindustria per l’energia – ci consentirà di valorizzare al meglio la leadership tecnologica dell’industria italiana all’interno di un progetto sistemico per il Paese”.

Per riuscirvi, l’iniziativa mapperà tecnologie e know-how incrociandoli con le esigenze dei settori difficili da decarbonizzare (hard to abate), dell’evoluzione tecnologica e dei processi industriali che utilizzano idrogeno e dei potenziali in termini di consumo e di capacità produttiva nel breve, medio e lungo termine. Inoltre, è prevista un’analisi approfondita della domanda e dell’offerta anche rispetto alle potenzialità di produzione e utilizzo in Italia di idrogeno pulito e degli investimenti necessari per lo sviluppo di una filiera dedicata.

“Quest’intesa […] ci consente di mettere al servizio delle imprese il know-how, le competenze e le infrastrutture che abbiamo sviluppato e consolidato nel campo dell’idrogeno”, ha sottolineato Federico Testa, Presidente dell’ENEA . “Siamo convinti dell’importanza di accrescere gli sforzi nella ricerca e nel trasferimento tecnologico per supportare la creazione di una forte filiera industriale che consenta al nostro Paese di assumere un ruolo strategico e competitivo a livello europeo”.

Il patto per l’idrogeno prenderà in esame anche l’evoluzione tecnologica e i processi industriali che utilizzano questo combustibile, così come i potenziali in termini di consumo e di capacità produttiva nel breve, medio e lungo termine. Inoltre, è prevista un’analisi approfondita della domanda e dell’offerta anche rispetto alle potenzialità di produzione e utilizzo in Italia di idrogeno clean e degli investimenti necessari per lo sviluppo di una filiera dedicata.