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Investimenti nell’idrogeno verde, entro il 2033 supereranno il miliardo

Secondo l'analisi di IHS Markit, i progetti in cantiere per i prossimi 10 anni dovrebbero aumentare la capacità produttiva attuale di oltre 280 volte a livello mondiale

Investimenti nell'idrogeno verde
Credits: Dirk Wohlrabe da Pixabay

Calano i costi tecnologici e aumentano gli investimenti nell’idrogeno verde

(Rinnovabili.it) – Gli investimenti nell’idrogeno verde dovrebbero superare il miliardo di dollari l’anno, a livello mondiale, già nel 2033. È la previsione di IHS Markit, secondo cui l’acceso interesse dei governi verso la produzione rinnovabile del vettore, unitamente ai minori costi di produzione, dovrebbe fornire una buona spinta al comparto. 

Attualmente la capacità operativa degli impianti di elettrolisi è a quota 82 MW. Ma risultano già in programma oltre 23 GW, da realizzare nei prossimi 10 anni, secondo il tracker IHS Markit Power-to-X. Questa pipeline di progetti  – annunciati, pianificati e in costruzione – è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi due anni, inglobando nuovi attori e programmi politici. “Gli investimenti nell’idrogeno verde stanno esplodendo in tutto il mondo. La pipeline fino al 2030 prevede lo sviluppo di oltre 23 GW di capacità, oltre 280 volte la capacità attuale, spiega Catherine Robinson, Direttore esecutivo per l’Idrogeno e gas rinnovabile, presso IHS Markit

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Due motivi dietro questo crescente interesse: il sostegno dei governi che stanno cercando di coniugare necessità di decarbonizzazione all’attuale sistema energetico attuale; la diminuzione dei costi delle rinnovabili e della tecnologia power-to-X.

Ad oggi, 6 paesi europei, la Commissione europea, la Russia e il Cile hanno pubblicato strategie sull’idrogeno, contenenti obiettivi di produzione e incentivi economici. Piani che rassicurano il settore finanziario e gli investitori.

Sul fronte economico, i costi di produzione dell’idrogeno verde sono diminuiti del 40% dal 2015 e si prevede che diminuiranno di un ulteriore 40% entro il 2025. Due terzi di questo calo è da attribuire alla rinnovata economicità delle fer. Ma gli analisti prevedono che entro il 2025 il principale motore di riduzione della spesa sarà lo sviluppo di progetti di elettrolisi più ampi. Entro il 2030, IHS Markit prevede una produzione al di sotto dei 2 dollari / kg; un valore in grado di competere con l’idrogeno blu (prodotto dal gas naturale con cattura del carbonio). “Questo valore rappresenta il Santo Graal per l’elettrolisi poiché è qui che l’idrogeno verde inizia a diventare competitivo con l’idrogeno tradizionale”.

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