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All’Europa conviene importare idrogeno rinnovabile invece di produrlo?

idrogeno verde
Foto di Martin Str da Pixabay

Un dossier di Aurora Energy Research analizza le diverse configurazioni per importare H2 rinnovabile

(Rinnovabili.it) – All’Europa conviene importare idrogeno rinnovabile, non produrlo. Già nel 2030 il costo del vettore energetico proveniente da Marocco, Cile o Australia sarà competitivo con quello made in the EU. Anche calcolando i costi di conversione e di trasporto. E le pipeline H2-ready sarebbero la via migliore dal punto di vista economico, rispetto al trasporto via nave.  

Importare idrogeno rinnovabile: quando e come conviene?

Lo sostiene un dossier di Aurora Energy Research che prende come caso studio la Germania. A Berlino, il costo livellato (LCoE) della produzione di H2 pulito alla fine di questo decennio varierà tra i 3,9 e i 5 euro/kg, nella configurazione in cui gli elettrolizzatori sono direttamente collegati a parchi eolici o solari dedicati. Praticamente tutte le altre opzioni per importare idrogeno rinnovabile restano sotto la soglia dei 5 euro al chilo, anche se di poco.

La differenza la farà soprattutto la modalità di trasporto verso l’Europa. Il caso più favorevole, secondo le proiezioni di Aurora Energy Research, è importare idrogeno rinnovabile via pipeline dal Marocco. Ipotizzando un gasdotto H2-ready tra il paese maghrebino e l’Europa centrale -oggi inesistente- si avrebbe un costo di 3,72 euro/kg, il 20% più basso rispetto all’opzione via nave.

Le alternative sono più care ma comunque competitive rispetto al costo di 1 kg di idrogeno prodotto in Germania. L’LCoE dell’idrogeno australiano e cileno nel 2030 sarà di 3,1 euro/kg, quello del Marocco 3,2 euro e 3,6 euro quello degli Emirati Arabi Uniti (altro paese con un potenziale di export elevato e piani concreti in fase di sviluppo).

Aggiungendo i costi per le importazioni, si arriva a 4,58 euro/kg per importare idrogeno pulito dal Marocco via nave (4,72 euro se trasportato in forma di ammoniaca). Australia e Cile sono competitivi sul mercato europeo solo se scelgono il trasporto in forma di ammoniaca, con 4,84 e 4,86 euro/kg rispettivamente. L’unico che esce dal range dei 5 euro è l’idrogeno degli Emirati che arriva a 5,36 euro/kg.

Restano poi convenienti anche le importazioni intra-europee dal sud verso centro e nord Europa. Sempre tenendo la Germania come caso studio, importare idrogeno rinnovabile dalla Spagna sarà conveniente nel 2030 in tutte le configurazioni, sia via pipeline (3,46 euro/kg) che via nave come H2 liquido (4,35 euro/kg) e ammoniaca (4,56 euro/kg).

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