Scottish Power, ITM Power e BOC stringono una partnership per rendere conveniente su larga scala la produzione di idrogeno rinnovabile.
L’idrogeno verde è tra le opzioni identificate da Londra come più promettenti per la decarbonizzazione
(Rinnovabili.it) – Un consorzio di aziende capitanato da Scottish Power per mettere le mani sul “sacro Graal” della ripresa post-covid: l’idrogeno verde su scala commerciale, considerato da molti l’alternativa più pulita ed efficace ai combustibili fossili. Da impiegare per traghetti,bus e treni britannici. A questo risultato punta l’azienda scozzese, di proprietà della spagnola Iberdrola, insieme a ITM Power e BOC. Con una strategia che cerca di abbattere i costi e rendere il tutto economicamente sostenibile e conveniente.
L’idrogeno verde è tra le opzioni identificate da Londra come più promettenti per decarbonizzare l’economia e raggiungere gli obiettivi climatici del paese. Ma resta il dubbio sulla fattibilità su larga scala e su quali business model efficaci mettere in campo per produrlo. A fine agosto l’Environmental Audit Committee lamentava che l’assenza di una strategia ufficiale nazionale rischia di agire da freno per l’industria. Prospettiva adottata già a giugno dal Committee for Climate Change nel suo progress report per il parlamento inglese. L’Unione Europea, dal canto suo, ha pubblicato la sua strategia lo scorso luglio ponendosi l’obiettivo di produrre 10 milioni di tonnelate di idrogeno rinnovabile al 2030.
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In questa cornice, l’iniziativa di Scottish Power cerca di dimostrare in modo concreto che l’idrogeno verde è una possibilità reale anche oltremanica. L’azienda userà l’energia pulita generata da una fattoria solare che sarà installata vicino a Glasgow per alimentare un elettrolizzatore, fornito dal partner di progetto ITM. Il dispositivo permette di scindere l’acqua in molecole di idrogeno e di ossigeno. Infine, entra in gioco la terza gamba del consorzio, l’azienda BOC, specializzata nella compressione e nella distribuzione di gas. BOC supporterà il trasporto dell’idrogeno prodotto verso le sue destinazioni finali sparse per tutto il paese. Quello appena descritto è una sorta di progetto pilota. La sua espansione futura farebbe perno non più sugli impianti di Glasgow, ma su altri impianti di proprietà della Scottish Power.
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“Il nostro approccio rivoluzionario, che sarà davvero un game-changer, supporta pienamente l’implementazione su larga scala che è necessaria per rimpiazzare i veicoli diesel con alternative più pulite e verdi”, ha commentato Lindsay McQuade, capo del settore rinnovabili di Scottish Power.