Rinnovabili • Valli dell'idrogeno

Idrogeno verde in Italia, le nuove semplificazioni del Decreto PNRR 3

Inserita una 'corsia rapida' per lo sviluppo dell’idrogeno pulito, rimettendo alla VIA di competenza statale l’esame dei nuovi progetti produttivi del vettore

idrogeno verde in italia
via depositphotos.com

 Le ultime novità normative per l’idrogeno verde in Italia

(Rinnovabili.it) – Il Decreto PNRR 3 è approdato in Gazzetta e a breve sarà presentato alle camere per la sua conversione in legge. Nel testo, che reca una serie di disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, un capitolo è espressamente dedicato alle semplificazioni per le energie rinnovabili, dagli impianti eolici, a terra e in mare, a quelli agrivoltaici.

leggi anche Decreto PNRR 3, il testo in Consiglio dei Ministri

Nel complesso di norme è presente anche un riferimento all’idrogeno verde o rinnovabile, settore che in Italia sta progressivamente pianificando il proprio contributo alla transizione ecologica. Il Decreto interviene infatti, modificando alcune prescrizioni del Testo Unico dell’Ambiente (Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152) e per la precisione l’articolo 8 riguardante la Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale – VIA e VAS.

 Per semplificare lo sviluppo dell’idrogeno verde in Italia, il provvedimento aggiunge “i progetti concernenti impianti di produzione di idrogeno verde o rinnovabile” a quelli prioritari  per le procedure di valutazione ambientale di competenza statale, attuativi del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC).  E introduce nell’allegato II alla parte  seconda del Testo Unico il seguente periodo:

      «6-bis)  Impianti chimici integrati per la produzione di idrogeno verde ovvero rinnovabile, ossia impianti per  la  produzione su scala industriale, mediante processi di trasformazione chimica, di idrogeno verde ovvero rinnovabile, in cui si trovano affiancate varie unita’ produttive funzionalmente connesse tra loro». 

leggi anche Il Decreto Comunità energetiche rinnovabili vola a Bruxelles ma i tempi rimangono incerti