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Produzione di idrogeno rinnovabile, in Australia vince il sole a km0

Idrogeno rinnovabile
Credits: malp da 123rf.com

Pubblicato il nuovo rapporto sul mercato dell’idrogeno rinnovabile

(Rinnovabili.it) – Qual è il modo più economico per produrre idrogeno rinnovabile? In Australia, quello che sfrutta impianti fotovoltaici locali per alimentare gli elettrolizzatori. A stabilirlo, dopo un’attenta comparazione di ben 20 scenari differenti, è il nuovo report della dall’Agenzia australiana per le energie rinnovabili (RENA). Il documento, prodotto dalla ANT Energy, studia sfide, impatti e opportunità della produzione commerciale di idrogeno.

Il Paese è oggi uno dei più avanzati, in termini impiantistici, quando si parla di idrogeno rinnovabile su scala utility. Al punto da non disdegnare progetti per divenire il principale esportatore del vettore sul mercato asiatico. Le iniziative annunciate nel 2019 dovrebbero portare questo settore ad una produzione annuale sopra le 3.000 tonnellate entro il 2025. Quello che oggi Canberra deve chiedersi è quale strada sia meglio percorrere per sviluppare una solida economia dell’idrogeno rinnovabile. Secondo il report, la soluzione più conveniente è quella di puntare sul sole a km 0

Gli autori del documento hanno elaborato due modelli per l’idrogeno rinnovabile prodotto dall’elettrolisi. Il primo si basa su un elevato OPEX (spesa operativa) e un basso CAPEX (spese in conto capitale), ad esempio tramite un impianto collegato alla rete elettrica e dotato di un fattore di capacità elevato; il secondo è un modello con un basso OPEX e un alto CAPEX, tipici invece di impianti “dietro al contatore” e con bassi fattori di capacità. 

L’analisi ha indicato che nonostante “un tasso di utilizzo più ridotto”, produrre idrogeno rinnovabile con impianti fotovoltaici behind-the-meter, ossia integrati direttamente all’elettrolizzatore senza passare per la rete elettrica nazionale, sia la migliore opzione. Nel dettaglio è possibile ottenere il vettore ad un costo per chilogrammo dimezzato rispetto a sistemi alimentati dalla rete elettrica.

Il rapporto suggerisce che l’idrogeno possa essere prodotto tramite energia solare in loco al costo di 3,19 dollari australiani per kg rispetto ai 6,08 dollari/kg in modalità “davanti al contatore”. Il confronto si basa su un prezzo dell’elettricità di 0,11 dollari/kWh e, ovviamente, è stato calibrato sul sistema energetico ed economico australiano. Qui infatti, ormai da molto tempo, il fotovoltaico behind-the-meter si dimostrato la soluzione più economica per produrre l’elettricità, al punto da aver registrato un boom nel segmento dei tetti solari domestici e commerciali. 

I piani dell’Australia per divenire primo mercato al mondo per l’idrogeno verde

Basandoci solo su questo, l’Australia ha un grande potenziale per portare avanti un aumento delle energie rinnovabili e della produzione di idrogeno verde”, hanno affermato gli autori del rapporto. “L’impegno di ARENA sta continuando a ridurre il costo del solare con continui tagli su larga scala previsti per i prossimi 5-10 anni”.

L’agenzia ha recentemente anche annunciato un nuovo round di finanziamenti dedicati al comparto: 70 milioni di dollari per nuovi impianti commerciali. Le risorse mirano a sostenere due o più progetti di idrogeno rinnovabile su larga scala, con elettrolizzatori da 5-10 MW di capacità o più. Si prevede che, una volta realizzati, saranno gli impianti più potenti al mondo. “Con questo significativo investimento prevediamo di portare il settore al livello successivo”, ha spiegato Darren Miller, CEO di ARENA. “Negli ultimi due anni abbiamo supportato una serie di studi di fattibilità e progetti pilota, ma ora dobbiamo iniziare il viaggio verso la produzione di idrogeno su larga scala”.

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