5 punti per consolidare il mercato europeo dell’idrogeno rinnovabile
(Rinnovabili.it) – “L’Hydrogen Strategy della Commissione europea ha stabilito precise ambizioni nello sviluppo di un’economia dell’idrogeno basata sulle energie rinnovabili. Siamo pronti a trasformare queste ambizioni in realtà”. Con queste parole la Coalizione dell’Idrogeno Rinnovabile fondata dalle associazioni SolarPower Europe e WindEurope lo scorso novembre, ha presentato ai politici UE la propria carta politica. Un documento firmato da grandi aziende del settore green energy europeo, che delinea oggi i passi politici per concretizzare la strategia di Bruxelles.
“Per la maggior parte dei settori, l’elettrificazione basata su fonti rinnovabili è l’opzione di decarbonizzazione più conveniente ed efficiente dal punto di vista energetico”, si legge nella Carta. “Tuttavia alcuni comparti non possono essere elettrificati per motivi tecnici o di costo”. Ed è qui, secondo la colazione, che entrerebbe in gioco l’idrogeno rinnovabile e Made in Europe. Il documento riporta brevemente una serie di punti su cui concentrare l’azione del Blocco nel processo di decarbonizzazione comunitaria.
E una delle prime richieste è ovviamente quella di dare priorità e accelerare, ove possibile, l’elettrificazione basata su fotovoltaico ed eolico, applicando il principio di efficienza energetica dell’UE, in settori chiave dell’economia come il riscaldamento e il raffrescamento e una buona parte di trasporti e industria.
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Il passo successivo dovrebbe essere quello di identificare le “priorità settoriali” della futura domanda dell’UE di idrogeno rinnovabile e di combustibili elettrici (ossia prodotti tramite power-to-gas); con un focus su industria pesante e trasporto ad alta intensità energetica. “Con la maturazione della tecnologia, sarà sempre più necessaria una rapida espansione, un’ulteriore standardizzazione e implementazione per ridurre i costi e garantire la fattibilità economica dell’idrogeno rinnovabile”, scrivono i sostenitori della Coalizione.
La Carta sottolinea anche la necessità di:
- Accelerare e distribuire in modo massiccio ulteriore capacità verde in tutta Europa, come prerequisito di una fiorente industria dell’idrogeno pulito.
- Semplificare gli investimenti nell’infrastruttura per evitare di spendere i soldi dei contribuenti dell’UE in asset bloccati.
- Introdurre meccanismi di supporto che consentano l’adozione competitiva dell’idrogeno rinnovabile e dei combustibili “elettrici” derivati, in settori difficili da elettrificare.
- Intensificare il sostegno alla ricerca, innovazione e dimostrazione della prossima generazione tecnologica.
- Garantire parità di condizioni tra i vettori energetici, in particolare tramite norme fiscali.