Idrogeno pulito in Europa, la filiera fa squadra
(Rinnovabili.it) – L’Unione europea intende accelerare sull’idrogeno pulito. Ed è per questo sta definendo un piano dedicato al vettore da inserire nell’atteso pacchetto RepowerEU. L’obiettivo? Aumentare la disponibilità di idrogeno nel Vecchio Continente, sia tramite la produzione interna che attraverso l’importazione dall’estero. Lo ha spiegato ieri Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea, al pubblico del World Hydrogen Summit 2022 a Rotterdam. “Il 18 maggio, la Commissione europea presenterà piani dettagliati per rilanciare l’Europa con energia pulita e saremo molto concreti sul fatto che questo significherà più idrogeno rinnovabile”, ha affermato Timmermans. “RepowerEU includerà un piano dedicato […] Vogliamo vedere 10 milioni di tonnellate di idrogeno verde prodotte in Europa e 10 milioni di tonnellate importate”.
Cosa aspettarsi? Il Commissario ha annunciato la realizzazione di una mappa infrastrutturale che identifichi gli elementi chiave da costruire, dai sistemi produttivi a quelli di raccolta, stoccaggio e trasporto. E la proposta di nuove normative dedicate al vettore, anche sul fronte delle certificazioni. “Daremo il via a nuovi strumenti di finanziamento per aiutare settori come l’industria e i trasporti a utilizzare l’idrogeno che produciamo e importiamo”.
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In realtà i primi passi per aumentare l’impegno UE nel settore sono già stati compiuti. La scorsa settimana il commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton, ha raggiunto un accordo con 20 produttori di elettrolizzatori. L’intesa mira ad avvicinare il più possibile l’obiettivo dei 10 milioni di tonnellate di H2 pulito generato nell’Unione. Un volume che richiederà necessariamente l’installazione di 90-100 GW di elettrolizzatori in appena sette anni e mezzo. A titolo di confronto oggi l’Europa conta solo 150 MW.
Sul fronte dell’importazione invece una grande mano arriverà dal porto di Rotterdam. Le autorità portuali stanno stringendo una serie di collaborazioni con aziende presenti sul territorio e Paesi esportatori con l’obiettivo di rifornire dal 2030 l’Europa Nord-Occidentale con 4,6 milioni di tonnellate annue di H2. “Le nuove ambizioni del porto – ha aggiunto Timmermans – porteranno quasi il 40% dell’idrogeno verde importato di cui l’Europa ha bisogno”.
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