Accordo di collaborazione tra Equinor ed RWE per fornire idrogeno prodotto in Norvegia alla Germania. L'intesa prevede l'investimento congiunto in 3 GW di nuove centrali termoelettriche “Ready-to-H2”
Il progetto AquaSector realizzerà nel Mar del Nord una centrale di idrogeno offshore
(Rinnovabili.it) – La Germania sta cercando di smarcarsi dal gas naturale e una delle strade percorribili, dopo il GNL, è l’idrogeno. Quello prodotto in patria ma anche quello importato. Si inserisce in questo contesto la nuova intesa stipulata tra la norvegese Equinor e la tedesca RWE. I rispettivi amministratori delegati si sono incontrati il 5 gennaio per firmare un accordo di collaborazione, ancora non legalmente vincolante, con cui irrobustire la futura hydrogen economy europea.
L’obiettivo? Avviare una collaborazione multi progetto con cui rifornire la Germania di idrogeno offshore, blu e verde. “Attraverso questa collaborazione rafforzeremo la sicurezza energetica a lungo termine per il principale paese industriale europeo”, ha dichiarato Anders Opedal, CEO e presidente di Equinor in una nota stampa. “La collaborazione ha il potenziale per trasformare la Norvegia in un fornitore chiave di idrogeno per la Germania e l’Europa”.
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Idrogeno prima blu, poi verde, per rimpiazzare il gas naturale
Nelle mire di Equinor c’è la realizzazione di 2 GW di impianti per la produzione di idrogeno a basse emissioni di carbonio (etichettato come “blu”) in Norvegia entro il 2030 e fino a 10 GW entro il 2038. Queste strutture alimenteranno un nuovo gasdotto sottomarino (progetto ancora in fase di valutazione) che dovrebbe collegare tra loro i due paesi. E RWE acquisterà e utilizzerà il carburante impiegandolo nelle centrali termoelettriche adatte all’uso del vettore.
In un secondo momento l’accordo dei focalizzerà sull’H2 verde, esplorando insieme anche la possibilità di produrre idrogeno offshore rinnovabile in Norvegia, Germania e nei paesi adiacenti al gasdotto proposto. Entrambe le società sono già impegnate nello sviluppo di AquaSector, un progetto nel Mare del Nord finalizzato alla creazione di un parco eolico marino da 300 MW collegato a elettrolizzatori in loco.
Nel contempo le due società prevedono di investire congiuntamente in centrali elettriche a gas pronte per l’idrogeno, in Germania, per attivare una capacità totale di 3 GW entro il 2030.