Idrogeno nei trasporti, l’Alto Adige promuove il suo know-how
(Rinnovabili.it) – Era il 2009 quando la Provincia di Bolzano presentò un progetto che è passato alla storia (e non solo quella altoatesina): il primo impianto pilota per la produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno lungo l’asse del Brennero. Tre anni dopo la Giunta bolzanina tramite la STA, la società in-house della Provincia che gestisce il servizio di trasporto pubblico, ha acquistato i primi 5 autobus a fuel cell.
Da allora ad oggi il territorio non ha mai abbandonato il vettore continuando ad investire nelle nuove frontiere della mobilità sostenibile, pronta in molti casi anche ad esportare il proprio know-how e a stringere nuove collaborazioni sul tema. Come la dichiarazione di intenti siglata nell’estate 2021 insieme a Trentino, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, il Ministero per l’Ambiente, il Clima e la Gestione dell’Energia del Baden-Württemberg e le regioni francesi Auvergne-Rhone-Alpes, Provence Alpes Côte d’Azure e Bourgogne Franche Comté per promuovere l’utilizzo dell’H2 nei trasporti all’interno dello spazio alpino.
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L’ultima intesa in tal senso è quella che sarà siglata con la Puglia. Il 29 agosto la Giunta provinciale ha approvato l’Accordo di programma per la collaborazione con la Regione nel campo della mobilità pubblica sostenibile (idrogeno in primis), autorizzando il presidente Arno Kompatscher alla firma.
“L’Alto Adige è stato pioniere in questo campo per oltre 10 anni; siamo stati la prima Provincia in Italia a muovere i primi passi nella mobilità a zero emissioni nel trasporto pubblico con autobus a idrogeno“, sottolinea l’assessore provinciale alla Mobilità, Daniel Alfreider. I”Il nostro obiettivo deve essere quello di essere assolutamente aperti alle nuove tecnologie quando acquistiamo nuovi autobus”.
Una volta siglato l’Accordo di programma permetterà di portare avanti progetti di ricerca congiunti sull’uso dell’idrogeno nei trasporti sfruttando le risorse rinnovabili locali. “Insieme alla Regione Puglia – ha aggiunto Alfreider – vogliamo intensificare lo scambio sui temi dell’energia e della mobilità e condividere progetti di ricerca e competenze. Stiamo percorrendo un cammino comune verso una mobilità senza emissioni“.
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