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Idrogeno nei settori hard-to-abate: 1 miliardo per i progetti italiani

Idrogeno nei settori hard-to-abate
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Nuovi passi avanti per il PNRR

(Rinnovabili.it) – Impiegare l’idrogeno nei settori hard-to-abate (cemento, cartiere, ceramica, industrie del vetro ecc.), per ridurre le emissioni  lì dove è più difficile. Questo l’obiettivo dell’Investimento 3.2, Misura M2C2 del Piano nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) che per l’operazione stanzia ben 2 miliardi di euro. Le risorse andranno ad una serie di progetti innovativi selezionati dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica attraverso gara d’appalto.

Nello stesso giorno in cui Bruxelles ha presentato il suo Net-Zero Industry Act, il MASE ha lanciato l’Avviso pubblico dedicato al vettore. L’atto è finalizzato al vaglio e al successivo finanziamento dei Piani di decarbonizzazione industriale entro un limite massimo di un miliardo dei due previsti dalla misura. 

L’intervento spiega il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto, rappresenta “un altro passo verso la promozione del mercato nazionale dell’idrogeno. Ci concentriamo nei settori in cui è più complesso intervenire, sviluppando in questo modo non solo tecnologie pulite, ma anche una maggiore sicurezza energetica per le imprese. L’idrogeno è una filiera strategica per il futuro, su cui questo Ministero punta molto”.

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Idrogeno nei settori hard-to-abate, gli incentivi

La comunicazione definisce aspetti importanti dalle modalità di presentazione dei Piani ai requisiti di accesso e criteri di selezione, dagli adempimenti richiesti ai soggetti beneficiari ai costi ammissibili, passando per le attività di monitoraggio, controllo e rendicontazione finanziaria.  Ma soprattutto opera una grande distinzione sulle iniziative finanziabili. Per la precisazione nella voce “utilizzo dell’idrogeno nei settori hard-to-abate” rientrano tre sotto categorie d’azione:

  1. Progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in macchinari o linee produttive.
  2. Iniziative per l’impiego di uno o più elettrolizzatori per la produzione di idrogeno rinnovabile e relativi sistemi ausiliari necessari al processo produttivo  inclusi eventuali sistemi di stoccaggio dell’H2, impianti addizionali e sistemi di accumulo behind-the-meter dell’energia elettrica.
  3. Progetti di investimento finalizzati alla sostituzione del metano e dei combustibili fossili, con idrogeno a basse emissioni di carbonio nella misura minima del 10% del fabbisogno termico del macchinario o della linea produttiva oggetto di investimento e, eventualmente ed in via residuale, all’elettrificazione dei processi produttivi.

Per le iniziative dei punti 1 e 2 sono riservati  450 milioni di euro rispetto al budget totale. Gli altri 550 milioni vanno invece ai progetti del punto 3.

Idrogeno nei settori hard-to-abate: Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali di cui all’art. 10 del D.M. del 21 ottobre 2022 n. 463

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