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Una gigafactory per l’idrogeno: il piano condiviso di Francia e Germania

I due Paesi stanno stanno investendo miliardi di euro nelle rispettive filiere dell'idrogeno e per il futuro sono pronte a stringere un'alleanza simile a quella già attiva nelle batterie

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Credits: © BMWi

Idrogeno verde, blu o rosa? Francia e Germania cercano di trovare la quadra

(Rinnovabili.it) – Si consolida l’asse energetico Francia-Germania. Dopo i progetti comuni avviati nel settore dell’accumulo, le due nazioni cercano ora un punto di contatto sul nuovo oro verde della transizione energetica: l’idrogeno. Lo scorso venerdì il ministro dell’economia francese Bruno Le Maire si è recato a Berlino per incontrare il suo omologo, Peter Altmaier. L’obiettivo dell’incontro era quello di definire le modalità con cui i rispettivi piani nazionali di sviluppo e resilienza potessero completarsi a vicenda, aumentando l’impatto sulla ripresa economica. Una riunione proficua da cui sono usciti alcuni progetti congiunti in ambito spaziale, digitale ed energetico. E che hanno fatto compiere passi avanti alla visione franco-tedesca in tema di idrogeno.

L’interesse a collaborare sul celebre vettore era stato annunciato quest’estate ed entrambi i Paesi possono già contare su strategie e investimenti dedicati.

Il governo francese ha da poco pubblicato il suo piano di ripresa destinando all’idrogeno 7,2 miliardi di euro. Una cifra che dovrebbe bastare per realizzare una capacità di generazione da 6,5 GW entro il 2030, diffondendo il vettore nel settore industriale e in quello dei trasporti. Nei sui documenti Parigi parla di “hydrogène vert” (idrogeno verde), etichetta che viene assegnata alla produzione sostenuta da rinnovabili. Tuttavia è molto probabile che il nucleare sia la fonte d’alimentazione primaria per gli impianti di elettrolisi (idrogeno rosa).

Il governo tedesco intende, invece, investire nel comparto 9 miliardi di euro grazie ai quali portare la capacità di elettrolisi a 5 GW entro il 2030 e 10 GW entro il 2040. Il piano non contempla solo l’idrogeno verde ma anche quello “blu“, ossia ottenuto dal gas naturale con l’aggiunta della rimozione della CO2. Dei fondi sopracitati, 2 miliardi di euro saranno destinati esclusivamente alle partnership internazionali per l’approvvigionamento. L’idea è quella creare uno schema delocalizzato nei paesi del Golfo e in Nord Africa sfruttando l’energia solare per alimentare le centrali produttive.

Cosa faranno insieme le due economie? Secondo quanto riportato oggi da Euractiv, il piano è quello di costituire una “gigafactory” per l’idrogeno, iniziativa che ricalca da vicino i progetti comuni sulle batterie ricaricabili. Per l’impianto, le due nazioni potrebbero fornire 1,5 miliardi di euro, richiedendo a Bruxelles all’UE lo status di “Progetto di comune interesse europeo” (IPCEI). Prima di poter avviare la collaborazione, le due economie dovranno necessariamente trovare un accordo sulla tipologia di produzione dal momento che il conflitto rosa/blu per ora crea un alto muro tra le ambizioni di Germania e Francia.