Uno stack di celle a combustibile a idrogeno ultraleggere verrà combinato con la tradizionale batteria, rendendo i droni molto più convenienti
(Rinnovabili.it) – Moltiplicare la durata del volo abbattendo i tempi di ricarica. È l’ambizione di Intelligent Energy, società britannica che a gennaio presenterà la sua cella a combustibile per droni a idrogeno. Il palcoscenico sarà quello del Consumer Electronics Show di Las Vegas, e i fan sono in fervida attesa di vedere all’opera questa nuova tecnologia. Un drone convenzionale, infatti, al momento è in grado di volare per circa 20 minuti, poi deve atterrare per la ricarica. Questo processo può richiedere un paio d’ore, cosa che rende la tecnologia ancora poco conveniente. Intelligent Energy, invece, propone un sistema ibrido che mette una batteria in combinazione con uno stack di celle a combustibile a idrogeno ultraleggere, portando ad ore il tempo medio di volo di un drone e riducendo a un paio di minuti i tempi di ricarica.
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«Il maggior tempo di volo, insieme a un rifornimento rapido, apre una vasta gamma di nuove possibilità commerciali per le imprese che utilizzano droni per l’ispezione delle piattaforme offshore, operazioni di ricerca e soccorso, fotografia aerea di alta qualità, agricoltura di precisione, consegne e altro ancora», ha spiegato Julian Hughes, managing director della consumer electronics division di Intelligent Energy.
Il mese scorso, Google ha annunciato l’intenzione di lanciare un servizio di consegne tramite droni a partire dal 2017, mentre maxi aziende di e-commerce come Alibaba e Amazon stanno già sperimentando questo tipo di attività. Se i droni alimentati a celle a combustibile avranno successo, gli ottimisti sostengono che potrebbero dar vita ad un sistema di consegne a basse emissioni di carbonio in tutto il mondo, frenare l’inquinamento atmosferico e le emissioni, sostituire il trasporto su strada.
Tuttavia, tra il dire e il fare c’è di mezzo il regolamento. L’affermazione di questi velivoli, infatti, dovrà essere soggetta a normative sul traffico aereo che vanno riviste e adattate a nuovi scenari di mobilità. La sicurezza deve infatti essere garantita prima che una miriade di robot ronzanti sfrecci tra i grattacieli delle megalopoli.