(Rinnovabili.it) – Nonostante i molti ostacoli e punti cruciali da superare, l’economia dell’idrogeno tenta ancora. Riuscire a creare un sistema economico in cui l’idrogeno sia il vettore universale con cui tradurre le fonti di energia più disparate, alletta e convince. Ad accorciare ulteriormente lo spazio tra aspettative e realtà è ora la ricerca di un gruppo di scienziati dell’Università di Melbourne; il team guidato dal professor Richard O’Hair ha messo a punto un processo per ottenere in maniera efficiente questo gas dall’acido formico (HCOOH).
I risultati del lavoro costituiscono una vera e propria pietra miliare nel campo. Fino a ieri, infatti, la via di produzione tramite acido formico era considerata impraticabile: il processo di scissione del HCOOH richiedeva troppa energia (sotto forma di calore) per essere ritenuto conveniente o commercialmente fattibile. E’ qui che entra in campo il lavoro di O’Hair e colleghi. Il team ha letteralmente disegnato e progettato uno speciale catalizzatore – composto che accelera la velocità di reazione – capace di ridurre drasticamente le temperature del processo. “Una delle grandi sfide per i chimici di oggi è quello di sviluppare reazioni perfette che procedano con il 100 per cento di rendimento e il 100 per cento di selettività, senza formare alcun prodotto di scarto”, spiega O’Hair.
Nel dettaglio gli scienziati hanno creato una serie di complessi molecolari d’argento ed esaminato le loro reazioni con l’acido formico. Il risultato? Il catalizzatore molecolare costringe l’acido per produrre solo idrogeno e anidride carbonica e ad una temperatura di soli 70 °C. “Con l’acido formico, l’obiettivo era di trasformarlo in idrogeno e anidride carbonica, che potrebbe davvero prestarsi ad importanti applicazioni pratiche nel settore dei trasporti”, ha aggiunto lo scienziato.
Il lavoro ha prodotto con successo idrogeno e CO2, ma il fine ultimo della ricerca è quello di ottenere il vettore a zero emissioni. Il gruppo non è il solo a lavorare sul processo: i ricercatori del Leibniz-Institut für Katalyse, in Germania, hanno sviluppato un processo in cui l’acido formico è selettivamente convertito in biossido di carbonio e idrogeno con un catalizzatore a base dell’ancor più economico ferro.