Messo a punto dal CNR un nuovo metodo per la cattura dell’anidride carbonica e la sintesi di idrogeno mediante la fermentazione di materiali organici anche di scarto
Attraverso la fermentazione batterica di scarti organici per la produzione di idrogeno, il Clf, converte la CO2 in acido lattico, consentendo quindi di avere simultaneamente tre vantaggi: la produzione di energia pulita, la cattura dell’anidride carbonica e il recupero di materiali di scarto. “Il metabolismo del batterio prendendo CO2 e acido acetico rilascia acido lattico con la completa eliminazione della CO2, inoltre, al contrario dei classici meccanismi di fissazione autotrofa, come ad esempio la fotosintesi, non comporta sintesi di composti del metabolismo cellulare”, aggiunge Fontana. Al contrario, la CO2 stimola la velocità di fermentazione, determinando un miglioramento della produzione di idrogeno. “L’obiettivo del lavoro attualmente in corso è scientifico, ma i risultati aprono ora la possibilità dell’applicazione industriale della Capnophilic LacticFermentation, considerando che per la sola produzione di acido lattico esiste un mercato mondiale stimato in circa 1.200 milioni di dollari nel 2010”, conclude Fontana.