Per la produzione di idrogeno il progetto dell'università di Cuenca punta ai residui di banane, una nuova frontiera per la produzione illimitata di energia
(Rinnovabili.it) – “Trovare fonti illimitate di energia dando così un valore aggiunto alle nostre risorse naturali ed un grande cambiamento del modello di produzione”. E’ stata questa la dichiarazione di Jaime Medina, Sottosegretario per la Ricerca Scientifica, durante il lancio del progetto incentrato sulla generazione di idrogeno a partire dalla biomassa proveniente dai residui delle banane.
L’evento ha avuto luogo presso la Facoltà di Scienze Chimiche dell’Università di Cuenca (Ecuador) alla presenza di numerosi studenti e funzionari oltre che autorità locali e nazionali.
Il progetto sarà sviluppato dall’Università di Cuenca in collaborazione con l’Istituto Nazionale per le Energie Rinnovabili (INER)e consiste nell’ottimizzazione della biomassa proveniente dai residui delle piante di banane sottoponendoli ad un trattamento a base di acqua a temperatura supercritica, ovvero superiore ai 374 gradi Celsius e ad una pressione maggiore di 22,1 mega Pascal. Dopo questo passaggio i resti vengono fatti passare attraverso un catalizzatore che permetterà la gassificazione dell’idrogeno.
Per Eduardo Noboa, direttore esecutivo INER, l’importanza dell’idrogeno sta nella versatilità di questo elemento tra cui lo stoccaggio e il trasporto di energia.
Il progetto sarà interamente finanziato dal Ministero della Pubblica Istruzione per l’importo di 751mila dollari e ha ottenuto il sostegno di ricercatori dell’Università di Saragozza in Spagna come Jaime Soler, che ha parlato dei progressi del paese sta compiendo nel campo della ricerca e l’incorporazione di nuove tecnologie per migliorare i processi produttivi. “I paesi che sono in grado di sfruttare le loro risorse sono quelli che ottengono i maggiori benefici sociali”, ha detto Soler.