di Andrea Barbieri Carones
(Rinnovabili.it) – General Motors ha annunciato di voler trovare nuovi mercati e nuove applicazioni dei suoi sistemi di celle a idrogeno. Per fare questo, lavorerà con un’altra società al fine di costruire generatori di elettricità mobili, stazioni di ricarica per veicoli elettrici e generatori di energia per i campi militari.
Un’operazione consentirà al costruttore auto del Michigan di sfruttare gli investimenti esistenti nell’idrogeno per perfezionare la tecnologia e raggiungere nuovi mercati. “Pensa a luoghi in cui non hai un’installazione permanente per la produzione di energia, ma hai bisogno di fonti di energia pulite”, ha detto Charlie Freese, direttore esecutivo dell’attività Hydrotec di GM.
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I sistemi saranno assemblati dalla joint venture che GM ha con Honda nella zona di Detroit a Brownstown, nel Michigan. Renewable Innovations, con sede nello Utah, costruirà invece i generatori. La produzione è prevista per l’inizio del prossimo anno. In realtà non è nuovo il fatto che GM collabori con altre aziende. Come parte della sua attività Hydrotec (legata quindi all’idrogeno), la casa automobilistica aveva già annunciato partnership per le celle a combustibile di idrogeno con il produttore di camion Navistar International Corp, con lo sviluppatore di locomotive Wabtec Corp e con il produttore di apparecchiature aerospaziali Liebherr Aerospace.
Ad oggi, General Motors non ha specificato quali entrate si aspetta da questa nuova attività, riservandosi di comunicare in un secondo momento sia la data in cui tali impianti saranno operativi sia quanto costerà per gli utenti utilizzare questi generatori.
Freese ha affermato che l’obiettivo della società è aumentare l’uso dell’idrogeno verde, sperando in una futura diminuzione dei costi. Ha sottolineato poi l’intenzione di lavorare con i fornitori di infrastrutture per installare più sistemi di produzione di idrogeno locali e ridurre la necessità di un costoso trasporto del prodotto.
I generatori a fuel cell saranno inizialmente progettati per alimentare grandi edifici commerciali in caso di interruzione di corrente. Ma l’azienda afferma che è possibile che un giorno quelli più piccoli possano essere commercializzati per uso domestico.