Un generatore elettrico che come carburante sfrutta il glucosio estratto dalla carta. La biobatteria che imita formiche e termiti potrebbe facilitare la ricarica dei dispositivi elettronici mobili
Esposta a Tokyo la scorsa settimana in occasione della Eco-Products exhibition la tecnologia è stata testata durante l’evento da un gruppo di bambini invitati ad immergere in una soluzione di acqua ed enzimi pezzi di carta e cartoncino. Mescolata e agitata, la miscela pochi minuti dopo ha dato energia ad un piccolo ventilatore, collegato alla soluzione. Facendo reagire lo zucchero degradato con ossigeno ed altri enzimi, il processo scinde dalle molecole di glucosio elettroni che vengono impiegati dalla batteria, rilasciando come sotto prodotti solo acqua e gluconolattone. Il funzionamento è stato paragonato dai ricercatori al meccanismo utilizzato dalle formiche bianche e dalle termiti per digerire il legno e trasformarlo in energia.
“Attraverso l’utilizzo di un ‘carburante’ semplice come vecchi biglietti di auguri – ovvero il tipo di carta che milioni di noi riceverà questo Natale – la batteria bio è in grado di fornire energia sufficiente ad alimentare un piccolo ventilatore”, ha detto Yuichi Tokita, ricercatore senior presso la Sony. “Naturalmente la tecnologia è ancora ad uno stadio molto precoce del suo sviluppo, ma quando si immaginano le possibilità che questa tecnologia può offrire, diventa davvero molto eccitante.”