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Elettrolizzatori made in Italy, passi avanti per la gigafactory di De Nora-Snam

Industrie De Nora perfeziona l'acquisto dell'area industriale dismessa dove sorgerà la futura fabbrica di elettrolizzatori

Elettrolizzatori gigafactory
via depositphotos.com

Per il progetto arriveranno arriveranno 63 milioni di euro dall’IPCEI Hy2Tech

(Rinnovabili.it) – Passi avanti per la prima gigafactory di elettrolizzatori firmata Industrie De Nora e Snam. La fabbrica può contare ora su una sede definitiva dopo che la multinazionale elettrochimica ha perfezionato l’acquisto di un sito industriale dismesso nei pressi di Cernusco sul Naviglio, comune dell’area metropolitana di Milano.

Il progetto è una delle iniziative dedicate a realizzare una filiera dell’idrogeno europea, sotto il cappello dell’IPCEI Hy2Tech e degli oltre 5 miliardi di euro di finanziamenti previsti. Di questi oltre 1 miliardo è destinato alle sole imprese italiane e 63 milioni espressamente dedicati alla “Italian Gigafactory” di elettrolizzatori in Lombardia.

Il futuro impianto, sottolinea l’azienda in una nota, si inserisce nel piano di espansione dell’attività del Gruppo De Nora, e prevede, in seguito alla demolizione degli immobili esistenti, la realizzazione di un polo produttivo su larga scala di elettrolizzatori, componentistica e celle a combustibile “made in Italy“. A pieno regime la fabbrica avrà una capacità produttiva di 2GW. “Il complesso produttivo occuperà all’incirca 25.000 metri quadrati e la progettazione dell’impianto sarà l’occasione per riqualificare l’area ‘a misura d’uomo‘ – recita il comunicato stampa – adottando un concetto moderno di architettura industriale, basata su criteri di rispetto dell’ambiente e sostenibilità, attraverso la generazione di energia rinnovabile, l’utilizzo di materiali fotocatalici in grado di decomporre gli inquinanti atmosferici, progetti di mobilità leggera e riforestazione urbana”.

I lavori prenderanno il via nella seconda metà di quest’anno una volta concluso l’iter autorizzativo ma la gigafactory lombarda non sarà la sola. Tra gli altri progetti che partecipano all’IPCEI H2Tech c’è anche quello curato da Ansaldo tramite la suo braccio verde Ansaldo Green Tech. La società realizzerà a Genova una una seconda  linea produttiva di elettrolizzatori che dovrebbe entrare in funzione nel 2016 con una capacità produttiva di 300 MW.

Si occuperà invece di applicazioni dell’idrogeno in ambito marittimo, Fincantieri con due nuove soluzioni legate alla generazione di potenza da integrare in navi da crociera. Tra i beneficiari dei finanziamenti pubblici c’è anche l’Hydrogen Industrial Lab di Enel Green Power. Concepito nell’ambito dell’iniziativa aziendale Nexthy, il laboratorio fornirà innovazione su scala industriale e sorgerà in Sicilia tra i comuni di Sortino e Carlentini (SR).