Tra gli obiettivi del futuro distretto: attrarre imprese in Toscana e favorire processi sinergici tra mondo della ricerca e impresa
Il polo industriale di Terranuova può rappresentare un banco di prova per la definizione di un nuovo modello di sviluppo e per la creazione di posti di lavoro qualificati”. Lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini consegnando al ministro dell’ambiente Corrado Clini la bozza di un protocollo d’intesa tra Regione Toscana, Ministero dell’ambiente, Ministero dello sviluppo economico, Provincia di Arezzo, Comune di Terranuova Bracciolini, Consorzio TerraNuova e la stessa Power One per la creazione di un distretto tecnologico regionale delle rinnovabili e della green economy. La consegna è avvenuta nell’ambito della visita che l’assessore ha fatto insieme al ministro allo stabilimento Power One di Terranova Bracciolini.
“La nostra Regione – ha continuato Bramerini – è impegnata nel sostegno a filiere produttive nel settore delle rinnovabili, dell’efficienza energetica e in quello del riciclo della materia. Siamo convinti che Power One, leader mondiale nella produzione di inverter per il fotovoltaico, ne rappresenti un esempio significativo, e che questa sia la strada da intraprendere per associare sostenibilità ambientale e sviluppo economico come fattori di attrazione d’impresa”.
Tra gli obiettivi del futuro distretto ci saranno quelli di attrarre imprese in Toscana, favorire processi sinergici tra mondo della ricerca e impresa per promuovere il trasferimento delle tecnologie innovative, favorire la costituzione di filiere produttive nei settori delle rinnovabili e del riciclo della materia, favorire l’occupazione giovanile e quella ad alta specializzazione contenendo la cosiddetta ‘fuga dei cervelli’.
Come ha spiegato l’assessore Bramerini, il distretto sarebbe lo scenario in cui dovrebbe strutturarsi in via definitiva una realtà come quella del Polo industriale di Terranuova Bracciolini. La presenza a Terranuova della multinazionale Power One ha infatti consentito l’affermarsi di un indotto che ha dato vita, per volontà di dieci imprese, al Consorzio TerraNuova, che non solo mantiene un legame fortissimo con Power One, ma presenta alte potenzialità di crescita.