BNEF rivede al rialzo le stime sul costo dell’H2 ottenuto per elettrolisi con le rinnovabili. Il prezzo al 2050 è triplo rispetto a quello ipotizzato 12 mesi fa. L’idrogeno verde non scenderà sotto quota 3,74 $/kg. Tranne in Cina, India e Texas
La parità di prezzo tra idrogeno grigio e rinnovabile? Un miraggio per quasi tutte le economie mondiali. Nel 2050 solo Cina e India potrebbero raggiungerlo. Le nuove previsioni sul costo dell’idrogeno verde di BNEF sono decisamente più pessimiste: in un anno, la società legata al gruppo Bloomberg che si occupa di ricerche strategiche in campo energetico ha quasi triplicato le stime.
“I costi più elevati per la produzione di idrogeno verde senza sussidi o incentivi significano che continuerà a essere difficile decarbonizzare settori difficili da ridurre, come la chimica e la raffinazione del petrolio, con l’idrogeno prodotto tramite elettrolisi alimentato da fonti rinnovabili”, spiega l’analista di BNEF Payal Kaur.
Costo dell’idrogeno verde: le previsioni aggiornate
Oggi il costo dell’idrogeno verde oscilla tra i 3,74 dollari al chilo ($/kg) agli 11,70 $/kg. Forchetta molto ampia soprattutto per via della disponibilità e del costo dell’energia rinnovabile necessaria per alimentare gli elettrolizzatori. In confronto, l’idrogeno grigio – ottenuto da fonti fossili senza recupero di CO2, la forma più comune prodotta oggi – va da 1,11 a 2,35 $/kg. Anche nel migliore dei casi, l’idrogeno grigio costa il 30% in meno.
Secondo BNEF, tra 25 anni il costo dell’idrogeno verde non potrà scendere sotto 1,60 – 5,09 $/kg. Stima quasi tripla rispetto a quella fornita solo 12 mesi fa. Tutto questo mentre il prezzo dell’idrogeno grigio dovrebbe restare stabile.
Cosa tiene alto il costo dell’idrogeno rinnovabile?
Perché questa previsione? Gli analisti di BNEF ipotizzano che ci siano 4 fattori che rallenteranno la discesa dei costi dell’idrogeno verde:
- Costi degli elettrolizzatori: i costi delle macchine per la produzione di idrogeno verde sono aumentati rispetto alle stime precedenti.
- Mancanza di economie di scala: domanda stagnante e progetti annullati limitano l’abbassamento dei costi.
- Settori “difficili da decarbonizzare”: industrie chimiche, raffinerie, acciaierie e centrali elettriche richiedono costose infrastrutture per adottare l’idrogeno verde.
- Dipendenza da incentivi e politiche: l’assenza di incentivi chiari e regole regolatorie limita la crescita del mercato. Gli incentivi come il credito d’imposta di 3 $/kg negli Stati Uniti potrebbero abbassare i prezzi, ma non garantiscono la parità.
Le eccezioni? Saranno praticamente solo Cina e India. Dove la parità di prezzo tra idrogeno verde e grigio dovrebbe arrivare entro il 2040. E il Texas. Nella culla delle fossili statunitensi, entro il 2030 il costo dell’H2 rinnovabile potrebbe scendere a un buon 4,82 $/kg, senza incentivi. Mentre con il supporto di politiche statali mirate potrebbe scendere sotto quota 1 $/kg entro il 2040.