Una nuova ricerca internazionale indaga il costo attuale e futuro dell'idrogeno solare su scala industriale, a partire dalle proiezioni del CAPEX e dell'OPEX per fotovoltaico e la tecnologia dell'elettrolisi.
Prima indagine sul costo dell’idrogeno fotovoltaico al 2030 e 2050
(Rinnovabili.it) – I piani di decarbonizzazione più ambiziosi riservano all’idrogeno verde un ampio spazio di manovra nel futuro a medio e lungo termine. Ma anche negli scenari più contenuti, il vettore sta conquistando un ruolo da co-protagonista, parte essenziale del sistema energetico e industriale di domani. Questa rinnovata attenzione sta indubbiamente aiutando le tecnologie, lungo l’intera catena del valore dell’H2, a raggiunger la maturità di mercato. Tuttavia, la diffusione su larga scala è ancora lontana e di costi di questo segmento, rimangono alti. Al momento, infatti, i principali benefici in termini di economia di scala si possono trovare unicamente negli elettrolizzatori di grandi dimensioni (sopra 1 MW).
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A scattare una fotografia del comparto per capirne l’evoluzione da qui al 2050, è oggi un gruppo internazionale di ricercatori. Gli scienziati hanno pubblicato in questi giorni, sulla rivista RRL Solar, l’articolo “Il vero costo dell’idrogeno fotovoltaico”. Come lo stesso titolo fa facilmente intendere, gli autori hanno studiato la produzione del vettore alimentata unicamente da energia solare, valutando le proiezioni di capitale (CAPEX) e di spesa operativa (OPEX).
“Di recente sono stati pubblicati molti rapporti sull’idrogeno pulito – si legge nell’articolo – ma pochissimi hanno utilizzato una proiezione futura aggiornata e realistica del costo livellato dell’elettricità (LCOE) per il fotovoltaico”. Questo dato è essenziale dal momento che la maggior parte del costo livellato dell’idrogeno (LCOH) è rappresentato dal prezzo costo dell’elettricità. “Un altro aspetto è che l’attuale mercato degli elettrolizzatori è ancora molto immaturo, la maggior parte dei progetti sono su misura, sensibili al sito e piuttosto piccoli, e non esiste ancora una vera produzione di massa. L’effetto di ridimensionamento è molto significativo e per questo motivo non è consigliabile utilizzare CAPEX passati per piccoli progetti (<1 MWel in media) con progetti realmente utilitaristici (>100 MWel )”.
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Lo studio, impiegando tassi di apprendimento storici, ha formulato delle proiezioni dei costi futuri insieme a diversi scenari di crescita del volume. E ha calcolato il costo livellato dell’idrogeno per 10 località nel mondo – tra cui Roma – con diversi livelli di irraggiamento e con diversi tassi di costo medio ponderato del capitale (WACC). Il risultato? Ne “Il vero costo dell’idrogeno fotovoltaico” si prevede che la spesa in conto capitale per l’elettrolizzatore per un grande sistema su scala utility diminuirà dagli attuali 400 €/kW a 240 €/kW entro il 2030: raggiungendo gli 80 €/kW nel 2050. La progressiva diminuzione del costo fotovoltaico, porterà a una diminuzione dell’LCOH dagli attuali 31–81 €/MWh (1,0–2,7 €/kg di H2 ) a 20–54 €/MWh ( 0,7–1,8 €/kg di H2 ) entro il 2030. E a 10-27 €/MWh (0,3–0,9 €/kg H2 ) entro il 2050, a seconda della località. La quota del costo dell’elettricità fotovoltaica nell’LCOH aumenterà dall’attuale 63% al 74% entro il 2050. L’articolo è disponibile su RRL Solar (testo in inglese).