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Centrali elettriche batteriche, il futuro “bio” dell’energia

A breve le fuel cell microbiche potrebbero funzionare anche solo sfruttando la CO2 atmosferica anziché composti organici del carbonio

Centrali elettriche batteriche, il futuro “bio” dell’energia(Rinnovabili.it) – L’accoppiata innovazione energetica e bioingegneria fa passi da gigante. L’ultimo grande successo, presentato nel corso della 113esima Assemblea generale della Società Americana di Microbiologia, appartiene ad un team di ricercatori della University of Massachusetts. Il gruppo di scienziati è riuscito a modificare geneticamente un ceppo batterico produttore di energia elettrica affinché potesse crescere utilizzando l’idrogeno come unico donatore di elettroni e la CO2 come unica fonte di carbonio. “Questo rappresenta il primo risultato della produzione di corrente esclusivamente a idrogeno”, spiega uno dei ricercatori che hanno lavorato al progetto Amit Kumar, un ricercatore dello studio e parte del Lovley Lab Group dell’Ateneo americano. La ricerca si è focalizzata su dei particolari geobatteri, presenti nei sedimenti sabbiosi del fiume Potomac, interessanti dal punto di vota della bioingegneria per la loro capacità di biorisanamento e di trasferire gli elettroni al di fuori della cellula anche per lunghe distanze grazie ai loro filamenti.

 

Nel dettaglio Kumar e colleghi hanno studiato il Geobacter sulfurreducens, batterio che mostra la capacità di produrre energia, riducendo i composti in carbonio organico. Intervenendo sul patrimonio genetico di questo microbo, gli scienziati sono stati in grado di adattarlo al biossido di carbonio anziché al carbonio organico. “Il ceppo così trasformato – spiega Kumar – produce facilmente corrente elettrica nelle celle a combustibile microbiche utilizzando gas idrogeno come unico donatore di elettroni e nessuna fonte di carbonio organico”.